lo spunto

Un ipotesi di undici per il prossimo anno (senza conoscere esattamente il budget)

Impazzano i nomi di mercato per questa sessione di mercato che per il Bologna si preannuncia scoppiettante. Alcuni sono noti, altri forse irraggiungibili, l’importante è che finalmente il Bologna non abbia più problemi di...

Manuel Minguzzi

Impazzano i nomi di mercato per questa sessione di mercato che per il Bologna si preannuncia scoppiettante. Alcuni sono noti, altri forse irraggiungibili, l’importante è che finalmente il Bologna non abbia più problemi di denaro e che il ventaglio di giocatori acquistabili sul mercato sia notevolmente aumentato. Pochi prestiti, qualche nome altisonante che richiami l’attenzione e una pattuglia di giovani scalmanati solo pronti ad emergere e desiderosi di sbocciare nel calcio che conta. Per il primo anno di Serie A può andare benissimo, perché alzare troppo l’asticella sarebbe incredibilmente sbagliato. Lo scrivo ora, non aspettiamoci l’Europa e non facciamo partire fischi se la squadra dovesse essere undicesima o dodicesima in classifica. Perché, lo sappiamo, i maigoduti prima o poi riesploderanno di nuovo. Si fa presto a passare dalla festa per una B vinta dalla porta laterale alla scontentezza per una metà classifica in Serie A. Non voglio aprire polemiche, sia chiaro, ma mettere in guardia su quello che potrà accadere.

Passando alla mediana, perso Casarini che andrà a Carpi, il Bologna dovrà rinforzare la corsa e la qualità del centrocampo. Innanzitutto, confermerei senza tentennamenti Francelino Matuzalem, sia per il contributo che può ancora dare (e lo ha dimostrato questa stagione) sia per l’importantissima presenza di un elemento di esperienza all’interno dello spogliatoio. Per la regia, non sapendo con esattezza il budget che Saputo fornirà a Corvino, come staffetta a Francelino non disdegnerei la carta Cigarini. Non è più giovanissimo, ma neanche vecchio. Può comunque fornire esperienza in Serie A a centrocampo e dettare con concretezza i ritmi della mediana. Ecco, di sicuro non spendendo i 5 milioni che ora chiede l’Atalanta, anche se considerando l’agente del calciatore - l’ex rossoblù Bia - credo si possano trovare punti d’incontro che soddisfino tutti. I bergamaschi che vorranno, nel limite del possibile, monetizzare, e il giocatore che pare aver esaurito le sue motivazioni nel rimanere alla Dea. Altri mediani interessanti per il centrocampo possono essere Acquah, Vecino (reduce da una buona stagione all’Empoli ma di proprietà della Fiorentina), Badu e Leandro Paredes della Roma.

Infine, il reparto che stuzzica di più l’appetito dei tifosi: l’attacco. Eviterei Antonio Cassano, chiaro, semplice, banale non portare a Bologna un giocatore con così tante incognite. Magari il fatto che si debba rilanciare lo potrebbe tenere lontano dalle cassanate, ma sinceramente non aumenterei qualsiasi percentuale di rischio. In termini tecnici, Corvino deve rinforzare la pattuglia di seconde punte e, soprattutto, trovare il bomber da doppia cifra. Il mio nome è uno solo: Duvan Zapata. Forza fisica, eccellente nel gioco aereo e tecnica non di certo debole, per quanto mi riguarda è un attaccante completo che a Napoli è stato chiuso da una signora punta come Higuain. Per quanto riguarda le seconde punte (scontata, per me, la conferma di Sansone), i nomi abbondano. Si tratta solo di trovare l’elemento giusto a costi non esorbitanti e con una formula utile per il Bfc. In sintesi: pochi prestiti secchi. Defrel è il più vicino, è un talento indiscutibile e con circa 4/5 milioni si può prendere. Un titolare lo dovremmo aver già trovato per il nostro tridente offensivo. Se si vuole utilizzare lo schema con un trequartista non è escluso che Corvino ritenti l’assalto ad Ilicic, anche se, personalmente cercherei un elemento più giovane. Preferirei in linea di massima un tridente pure composto da prima punta e due uomini veloci e tecnici a ruotargli attorno (anche per allargare il gioco). Ieri si parlava di Coman e Berardi e tutto sommato le caratteristiche dei due si sposerebbero bene a questo progetto. Lo ripeto, si tratta di una questione di formula anche se un anno di Berardi in prestito secco, sinceramente, lo farei volentieri. Tra il neroverde e il francesino è probabile che la Juve conceda qualcosa di più sul secondo, magari un diritto di riscatto a cifre non troppo alte. In base a quanto scritto, non sapendo con certezza se Saputo stanzierà un budget per poter allestire una squadra di livello ancora superiore, la formazione del prossimo anno potrebbe più o meno diventare così: Da Costa (Scuffet); Romulo, Rugani (Oikonomou), Gastaldello, Masina (Santon); Acquah (o Badu), Cigarini (Matuzalem), Vecino; Berardi, Defrel, Zapata.