lo spunto

Se il Bologna vuole diventare grande, deve provare a trattenere Diawara

Mezza Europa su Amadou Diawara, quello che Corvino aveva portato qui per rinforzare la Primavera. Invece è bastato un allenamento a Delio Rossi per promuoverlo non solo in Prima Squadra ma addirittura titolare. Povero Crisetig…Peccato poi che...

Manuel Minguzzi

Mezza Europa su Amadou Diawara, quello che Corvino aveva portato qui per rinforzare la Primavera. Invece è bastato un allenamento a Delio Rossi per promuoverlo non solo in Prima Squadra ma addirittura titolare. Povero Crisetig…Peccato poi che il guineano (che a breve entrerà in orbita Under 21) a suon di prestazioni ha catturato le attenzioni delle big europee. Adesso è caccia grossa, tutti lo vogliono e il Bologna deve resistere. Sì, deve. Diawara  è appena maggiorenne, il suo talento è indiscutibile ma la sensazione è che possa ancora migliorare tanto, di conseguenza aumentare a dismisura il suo valore che è già alto. Ma il piano di Saputo prevede una costante risalita, un progressivo miglioramento fino a – lo speriamo tutti – competere per lo scudetto tra dieci anni. Le plusvalenze sono un obiettivo importante, ma a volte stridono con il progetto tecnico. I giocatori forti sarebbe meglio tenerli. Diventa difficile per il Bologna con Diawara, la sua bravura ormai è stata svelata e le offerte importanti fioccheranno già a partire da gennaio. Pagato qualche centinaio di migliaia di euro, il giocatore potrebbe essere venduto per tanti milioni, generando un sontuoso più nel bilancio del Bologna.

Tutto perfetto, ma Diawara tra un anno può anche valere il doppio di quanto vale ora, soprattutto, ha ancora bisogno di crescere e maturare e per lui può essere più facile continuare a progredire giocando qui piuttosto che stazionare in panchina in un grande club europeo. Poi il Bologna, che se vuole diventare grande non può privarsi dei suoi migliori giocatori. Oppure lo può fare a patto che si tratti davvero di una offerta irrinunciabile, una di quelle da poter utilizzare per ricostruire metà squadra e aumentare il livello complessivo. Impossibile se ne vada a gennaio, il buon Amadou, ma a giugno la situazione può diventare più complessa se la cifra offerta risulterà interessante per Saputo. Sarebbe però un peccato lasciar partire questo gioiellino dopo solo un anno di godimento.

Dobbiamo però renderci conto che non siamo più in era Guaraldi, le cessioni non sono necessarie in termini di bilancio a meno che, come detto sopra, non giunga l’offerta irrinunciabile. Diawara serve a questo Bologna almeno per un altro anno, poi si vedrà. Confidiamo nella forza economica di Saputo per riuscire a trattenere i gioielli, oppure cederli a suon di milioni e reinvestirli abbondantemente sul mercato. In ogni caso saremmo in buone mani, anche se con più il Bologna riuscirà a trattenere Diawara e con più potrà guadagnare in futuro: in termini di prestazioni in campo del giocatore ma anche di eventuale cifra di cessione. E’ tutto interesse del Bologna trattenerlo. Vedremo, anche se a malincuore bisogna riconoscere che per il club rossoblù issare Amadou a bandiera del club per le prossime dieci stagioni risulta decisamente difficile. Probabilmente prima o poi verrà ceduto, ma per diventare grande sul serio il Bologna avrebbe urgente necessità di trattenerlo. Anche da queste strategie capiremo la maturità del club, fino adesso si è trattato solo di spendere sul mercato per rivoluzionare tutto. Da ora in avanti subentra anche la gestione strategica: cedere e reinvestire, oppure blindare i gioielli.