lo spunto

Resurrezione? No, rivoluzione

Corvino saluta, Sabatini pronto a sostituirlo ma il Bfc potrebbe perdere due pezzi pregiati della squadra. A oggi siamo vicini ad un'altra rivoluzione

Manuel Minguzzi

Siamo a Pasqua, periodo in cui Gesù è risorto e domenica prossima anche il Bfc sarà chiamato a risollevarsi da due sconfitte consecutive e un periodo di evidente flessione. La partita con il Verona rappresenta l’opportunità più ghiotta per riprendere la marcia, zittire le voci sulla pancia piena e riaprire un ciclo finale convincente. Ma a destare l’attenzione dei tifosi e dell’opinione pubblica non è più il campo bensì il futuro Ds del Bologna.

Pantaleo Corvino uscirà di scena, ormai il dado è tratto. Si cerca solo di capire le modalità e i toni con cui le parti si separeranno. Il direttore probabilmente muoverà gli avvocati, perché è sotto contratto e ha diritto ad una buonuscita o di quanto pattuito al momento del suo insediamento, ovvero discreti danari. Siamo alla separazione, in parte consensuale e in parte no, perché il suo lavoro è stato apprezzato da alcuni e disprezzato da altri. E forse questi ultimi hanno avuto la meglio. Alla faccia di chi sosteneva il fatto che i media stessero amplificando una notizia infondata…Manca poco e volano gli stracci.

Vista la situazione, occorre ragionare con estrema cautela. Punto primo, si è consapevoli del fatto che Joey Saputo è l’unico elemento insostituibile del lotto, il cardine del rilancio societario e tecnico del club, il tutto grazie ai suoi ingenti capitali. Di sicuro però non possiamo pretendere che il chairman possa avere anche il calcio nella faretra del suo bagaglio di conoscenze. Ci mette i soldi, tanti, ma qualcuno dovrà pur indirizzarlo verso le giuste scelte. Per quanto mi riguarda cambiare il direttore sportivo dopo un anno, o non fare di tutto per trattenerlo, può essere un errore. Certo, si possono trovare sul mercato altri direttori sportivi capaci ma è lecito sottolineare come il progetto possa subire una frenata e, perché no, un netto cambio di direzione. Successe nel passaggio da Fusco a Corvino, voluto da Saputo e criticato perché cambiare Ds poteva rappresentare una rivoluzione troppo drastica e dolorosa. Adesso invece, per alcuni, un ennesimo cambio rappresenterebbe la normalità. Strano il mondo e strano modo di volere il bene del Bologna a corrente alternata.

Non è finita qui, perché insediato il nuovo Ds con le sue idee e le sue scelte, di comune accordo con l’allenatore, bisognerà valutare le decisioni relative all’attuale rosa e le possibili conseguenze dell’uscita di scena di Corvino. Si vocifera già che il baby fenomeno Diawara possa andare altrove - perso il suo scopritore - stesso discorso dicasi per Giaccherini, arrivato qui anche grazie agli ottimi rapporti tra Valcareggi e lo stesso Corvino. Insomma, due cardini della squadra che rischiano di salutare il rossoblù, di per sé una mini rivoluzione. Ovvio, il neo Ds potrebbe pure trovare di meglio rispetto a chi partirà, ma al momento attuale le incognite sono più numerose delle certezze. Anche perché Corvino ha speso denari importanti ma generato plusvalenze dal nulla. Arriverà probabilmente Sabatini, Ds con un discreto passato ma anche budget nettamente superiori e non sempre utilizzati bene, della serie: si rischia di spendere troppo. Che succederà? Difficile dirlo con certezza, Diawara via? (Chelsea? Juve?), Giak più lontano? (Valcareggi qualche giorno fa ha stranamente aperto alla Lazio), altri giocatori arrivati con Corvino potrebbero levare le tende? Insomma, più che una resurrezione una rivoluzione. Poi se dovessi dirvi il nome di un possibile nuovo acquisto….Iturbe.

ps: lo Spunto si prenderà una pausa e ritornerà lunedìì notte a mezzanotte. Colgo l’occasione per augurare una serena e felice Pasqua a tutti i lettori di TBW!