lo spunto

Non giocare è diverso da non riuscire

Critiche eccessive sul Bologna, che ha provato a giocare ma non ce l'ha fatta. L'impegno non è mai mancato, assurdo pensare il contrario. E forse contro il Chievo tatticamente i rossoblù hanno fatto meglio rispetto a Genova e Milano

Manuel Minguzzi

Tante critiche piovute sul Bologna dopo la sconfitta contro il Chievo, esagerate se consideriamo il bottino accumulato dai rossoblù alla fine del girone di ritorno. 22 punti, dopo essere stato anche ultimo e in piena zona retrocessione, proiettano il Bologna ad una stima totale di 44, largamente sufficiente per la salvezza tranquilla. Probabilmente nessuno credeva in questo risultato dopo l'avvio di stagione, in tanti invece lo speravano ad inizio campionato. Ecco allora che una partita persa in casa non può cancellare tutto quanto di buono fatto fino a qui, perché tra i meriti di Donadoni e della squadra c'è anche quello di aver ridato speranza ai tifosi, entusiasmo, voglia di veder giocare il Bologna. Una squadra che batte Napoli e Milan, pareggia con la Roma e gioca alla pari con l'Inter, non può essere scarsa e per forza riaccende la fiamma della tifoseria.

Ecco allora che bisogna distinguere il contesto tattico della partita. Contro le grandi il Bologna ha potuto beneficiare di spazi, praterie in campo aperto, i rossoblù sono stati bravi ad approfittarne, sfruttando la qualità del tridente offensivo al completo e non azzoppato come domenica. Contro il Chievo di spazi ce n'erano pochissimi e il Bologna era privo dei suoi uomini più qualitativi, in particolar modo Brienza che Donadoni utilizza come gestore di palloni in mezzo al campo. Con lui la palla viaggia di prima e con precisione, con Brighi e Taider meno, seppur i due abbiano comunque disputato una discreta partita. Poi è mancato Diawara, sfortuna vuole in tutte e due le gare casalinghe che avrebbero svoltato la stagione. Da qui capiamo come alcuni commenti troppo trancianti apparsi sui social risultino del tutto fuori contesto, perché non è vero il fatto che il Bologna non ha giocato, semplicemente non ci è riuscito. L'impegno dei ragazzi non è mancato, sono invece venuti meno basilari doti tecniche utili a scardinare difese chiuse come quella del Chievo. Se nessuno fa viaggiare il pallone, se nessuno crea superiorità numerica, risulta difficile penetrare nella metà campo avversaria.

Quindi il Bologna HA giocato, semplicemente non è riuscito a metterci quella qualità necessaria a vincere la partita. Non ci è riuscito, ci ha provato. L'impegno c'è stato, i ragazzi hanno tentato sulla base degli schemi provati negli ultimi giorni, peccato che Donadoni non avesse a disposizione il nuovo acquisto Floccari. Anzi, dal punto di vista tattico probabilmente il Bologna ha fatto meglio contro il Chievo rispetto alle partite contro Genoa e Milan in cui Mirante ha 'fatto i bambini'. Eppure il calcio è strano e anche quando in difesa fai tutto alla perfezione basta un piccolo errore per subire il gol decisivo. E' passata, inoltre, inosservata l'assenza di Rizzo. Ovvero uno dei pochi uomini del Bologna in grado di creare superiorità numerica palla al piede, grazie alle sue lunghe leve, alla sua progressione, alla sua falcata. Tra lui ed Mbaye la differenza, al momento, è lampante.

Proviamo allora a mantenere equilibrio, a sottolineare, certo, gli errori e le prestazioni opache, ma attenti a non confondere una partita giocata male da una NON giocata. Il calcio non è bianco o nero, ci sono tantissime scale di grigi e sono proprio le partite contro squadre come il Chievo a renderle nitide. Altrimenti il calcio sarebbe una scienza esatta, il Bologna che batte il Napoli sarebbe là in alto a battersi per lo scudetto? Ci sono impianti tattici più facili da affrontare in base alle tue caratteristiche, ci sono le componenti legate alla fortuna e alla bravura di un portiere, e poi ci sono le partite tra due squadre dal basso livello tecnico che vengono decise da una palla persa sciagurata. Il Bologna, senza quattro titolari, non è in grado di giocare bene al calcio per evidenti limiti tecnici, al completo, e con un tre acquisti azzeccati, probabilmente sì.

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