lo spunto

New Balance e Macron: c’è spazio per il cuore?

New Balance tenta il Bologna con una importante offerta, quale sarà la strategia di Macron e del club rossoblù?

Manuel Minguzzi

Sono sedici anni di rossoblù targato Macron. Un binomio all'apparenza indissolubile, che lega la squadra della città ad un'azienda radicata sul nostro territorio. Un marchio che ormai si è espanso su scala europea e mondiale. Da Crespellano a Bolton, tanto per intenderci. Con Macron ne sono state vissute tante, ad un soffio di vento dalla Champions fino alle retrocessioni e alla promozioni. Finita l'era Gazzoni, purtroppo, Macron non ha potuto brillare su campo nazionale con il Bologna salvo rare eccezioni, ma nel frattempo il marchio si è spostato anche su Lazio e Napoli, due squadre che qualche risultato lo hanno ottenuto.

Sembra che la leadership in termini di sponsorizzazione tecnica della Macron, dopo 16 anni, inizi a vacillare. L'avvento di una proprietà nota su scala globale, i risultati ottimi di un Bologna ritrovato, hanno destato l'attenzione di New Balance, marchio con sede a Boston che sta muovendo piccoli-grandi passi nel mondo del calcio. Dove possono risiedere i vantaggi per il Bologna? Innanzitutto sul fatto che la società presieduta da Saputo sarebbe la prima in Italia sponsorizzata da New Balance. Questo significa che a Boston avrebbero scelto i colori rossoblù per sbarcare nel calcio italico. Se ci pensate è un balzo di notorietà notevole per il Bologna. Secondo vantaggio, essendo il club rossoblù la prima realtà New Balance in Italia, il trattamento potrebbe essere dei migliori, non un ripiego e non una seconda scelta. Terzo possibile vantaggio: il denaro. Si narra che l'offerta di New Balance sia di quelle importanti, il vero motivo per cui il Bologna potrebbe cedere alla lusinga. Saputo vuole creare un meccanismo perfetto, aumentare gli introiti sia da stadio che dagli sponsor. Se ricordate, in estate si andò a caccia del main sponsor che offrisse almeno un milione di euro per porre il proprio marchio sulle maglie. Per diverso tempo il Bologna rimase senza sponsor, poi arrivò Faac. Se davvero l'offerta di NB è importante, Macron dovrà in qualche modo reagire.

Analizziamo la situazione di Macron. E' un marchio del territorio, cresciuto e radicato grazie proprio alla sponsorizzazione con il Bologna. Difficile pensare che possa lasciarsi sfuggire proprio la squadra della città. E' ovvio però che sarà necessario calibrare l'offerta New Balance, e Macron dovrà capire fino a che punto potrà competere. Il Bologna chiaramente è molto legato all'azienda di Crespellano, ma si sa che nel calcio il denaro può spesso vincere sul cuore e i sentimenti. I tifosi si sono già divisi, tra chi vuole un cambiamento e un salto di qualità da chi invece preferisce rimanere ancorato ai marchi del territorio. Ma in tutta questa faccenda l'aspetto emotivo potrebbe valere una percentuale infinitesima, soprattutto se una cospicua offerta in denaro di New Balance fornisse un supporto economico importante per il Bologna. Parliamoci chiaro, le maglie Macron piacciono, sono intrinsecamente legate al Bologna, ma c'è un limite oltre il cui può dettare legge l'aspetto finanziario-economico. Se le cifre che circolano (si parla di un'offerta di 20 milioni) fossero vere, sarebbe difficile per il club rossoblù non farsi attrarre da tale proposta. Nel calcio, a volte, lo spazio per i sentimenti è molto angusto. Se così sarà, quella maglia che conservo gelosamente firmata Sansone, targata Macron e ottenuta pochi giorni prima della finale play-off col Pescara, diventerà sul serio un cimelio storico. E comunque, per quanto riguarda l'aspetto estetico, New Balance e Macron producono belle cose. Ecco perché la decisione potrebbe essere influenzata dall'aspetto economico.