lo spunto

Giovani sì, ma non troppo

Il Bologna sembra orientato a puntare sui giovani, sia per liberare spazio nelle liste sia per continuare a generare plusavalenze, ma a questa squadra serve anche il colpo di mercato.

Manuel Minguzzi

Un Bologna giovane piace a tutti, una squadra che corre, che ha potenziale, che promette e fa sognare per il futuro colpisce da sempre il cuore di chi palpita per il rossoblù. Scoprire talenti da qualche decennio è stato un problema per il Bologna e finalmente c'è una società che punta tanto sullo scouting, sulla competenza e sull'investimento nei giovani, coloro che rappresentano il futuro del calcio. Con una ripartizione dei diritti tv da sempre a favore delle big, le società che vogliono emergere e camminare sulle proprie gambe devono giocoforza scovare talenti e generare plusvalenze. Lo ha fatto il Bologna con Corvino, continuerà a farlo con Bigon. La strategia è giusta, soprattutto quella incentrata sulla Serie B, da sempre snobbata quando si è trattato di far emergere qualità in vista del piano di sopra. Un trend che, per fortuna, si sta invertendo di nuovo. Da qui i nomi di Di Francesco, Ricci e Morosini per il Bologna, tre elementi di sicuro talento e dal futuro luminoso.

E' lecito, però, chiedersi se questo possa essere sufficiente per il Bfc del prossimo anno; e la risposta è no. I giovani vanno benissimo per allungare le rotazioni e iniziare a lanciarli nel calcio che conta, ma poggiare solo su di loro il peso di una squadra alla ricerca del consolidamento in Serie A è troppo. Soprattutto davanti, dove i 33 gol messi a segno dal Bologna sono incredibilmente bastati per raggiungere la salvezza. E non si sa quante altre volte potrà andare bene. Ecco dunque che con un Giaccherini in bilico, un Brienza non più giovanissimo, un Floccari non bomber e un Mounier incognito, il Bologna è obbligato a trovare sul mercato un colpo di assoluto livello là davanti. Se dai 33 togliessimo i 7 di Giak se non venisse acquistato, Bigon sarebbe chiamato a procacciare sul mercato almeno 15 reti. Mettiamoci pure un bottino maggiore di Destro, nell'ultima stagione non ha segnato nelle prime 10 ed è mancato negli ultimi tre mesi, ma comunque non basta. Da qui la necessità di trovare almeno una punta da doppia cifra e la domanda che ci siamo possiamo porre è questa: uno tra Ricci, Morosini e Di Francesco può garantire questo? Probabilmente no, o meglio, non esiste la certezza assoluta del sì. Serve dunque un colpo di mercato vero, un nome che richiami l'attenzione, un attaccante con un passato importante in Serie A e con gol in canna. A Riccardo Bigon il compito di trovarlo.