lo spunto

Giaccherini e quei muscoli, ma il Bfc ha dimostrato di potercela fare lo stesso

Ennesimo infortunio a Giaccherini: ma se un mese fa saremmo piombati nello sconforto, ora la serenità ritrovata ci fornisce un quadro meno fusco

Manuel Minguzzi

Nuovo problema muscolare per Giaccherini, a testimonianza del fatto che un anno di semi inattività produce guai. E' il terzo per Giak, che evidentemente ha sottoposto i propri muscoli a carichi non ancora del tutto sopportabili dopo essere stato fermo a lungo. Recidiva? Giocatore sul viale del tramonto. No, semplicemente i muscoli possono andare in difficoltà quando le sollecitazioni sono elevate e continue soprattutto se non sono più abituati a sopportarle. Come a noi comuni mortali capita di sentire dolori da tutte le parti quando riprendiamo un'attività agonistica dopo essere stati fermi per un po', ai calciatori può succedere la stessa cosa se il muscolo non ha ancora trovato una sua stabilità, una sua forza al termine di un lungo processo di recupero. E poi la prima volta, come sappiamo, Giaccherini tornò troppo precipitosamente. Se proprio doveva capitare un infortunio, meglio ora, con una sosta in vista, che nel momento decisivo della stagione in primavera, li sì che conterà avere tutti a disposizione.

Ora però occorre guardare avanti, ma se in era Delio Rossi avremmo maledetto sonoramente un problema di questo tipo (accaduto ad uno dei migliori giocatori della rosa) adesso lo spirito è totalmente diverso. Donadoni ha dimostrato di poter coinvolgere tutta la rosa nell'obiettivo, estrapolando il meglio da ognuno dei giocatori presenti. Alzi la mano chi un mese fa avrebbe potuto credere ad un Bologna battagliero e cinico contro il Napoli senza Giaccherini in campo. Chi avrebbe potuto pronosticare una vittoria contro la capolista ma con l'ex Juve in panchina? Nessuno. Invece è successo, a dimostrazione che questo Bologna può togliersi delle soddisfazioni con chiunque, anche se privo di uno sei suoi migliori interpreti.

Come può accadere? Con la mente, l'atteggiamento, la determinazione, ma anche con un livello generale che si è alzato grazie all'arrivo del nuovo mister. Se prima eravamo 'Giaccherini-dipendenti' ora il Bologna è diventato 'Donadoni-dipendente'. E se i rossoblù hanno dunque dimostrato di poter fare risultato senza Giak, significa che l'allenatore è diventato quel valore aggiunto che la società si auspicava quando ha deciso di esonerare Delio Rossi. Certo, il Bfc perde una importante pedina nello scacchiere, soprattutto in vista degli scontri diretti che richiederanno più fantasia per scardinare chi cercherà di difendersi piuttosto che attaccare, ma è anche vero il fatto che tutto il comparto tecnico ha impresso una accelerazione che consente quasi a chiunque di poter salire dalla panchina e fare la differenza. E' successo a Rizzo, Mounier, Brienza e Taider domenica. L'unico che davvero non potrà prendersi neanche un raffreddore è Destro, ma questo è tutto un altro discorso.

E allora, se riusciamo a disegnare scenari più rosei anche dopo un infortunio pesante, significa davvero che la marcia è stata invertita nonostante il ko di Torino, unica partita steccata della serie e che potrebbe confermare la teoria dell'incidente di percorso. L'ennesimo problema a Giaccherini, inoltre, dovrebbe fornire lo spunto alla società di intervenire sul mercato non solo per quanto riguarda l'attaccante sostituto di Destro. Un altro elemento fondamentale sarà l'attaccante esterno che Corvino porterà in dote a Donadoni, perché il Bologna un suo modulo e un suo modo di giocare l'ha trovato ed è difficile che l'impianto tattico possa essere stravolto. Arriveranno giocatori adatti al 4-3-3, nell'eventualità anche un'alternativa a Giaccherini.

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