lo spunto

Finalmente amichevoli di livello

La terza parte del ritiro, in Austria dal 29 luglio al 5 agosto, metterà alla prova il Bologna contro formazioni di livello europeo.

Manuel Minguzzi

Non è sempre un male abbandonare la tradizione e la storia. Il Bologna non salirà a Sestola per la classica settimana di ritiro a inizio agosto. Una nuova proprietà, con respiro internazionale, e un nuovo allenatore, che cerca di rendere il Bologna un squadra moderna, hanno fatto si che i programmi estivi cambiassero. Sardegna, la conferma di Castelrotto e l'Austria, tre mini ritiri per cementare il gruppo e mettere benzina nelle gambe dei giocatori. Riempire il serbatoio serve per non rimanere a secco in primavera e l'estate è la parte più delicata di una stagione calcistica.

Ma non è solo una questione di allenamenti, carichi di lavoro, cene di gruppo, ci sono anche una serie di partite da affrontare, amichevoli che non contano ai fini del risultato ma per amalgamare la squadra in campo. Metterla alla prova, una sorta di verifica del lavoro fatto. Si pensa sempre servano a poco visto che non ci sono i tre punti in palio però non è così. E' in partita, contro avversari veri, che si creano sintonie, automatismi, complicità. Quasi tutti i precedenti allenatori del Bologna hanno preferito evitare figuracce, sottraendo una squadra imballata da carichi di lavoro pesanti a partite contro avversari di livello e più in forma del Bologna. In realtà, è bene testarsi, comprendere se si è sulla strada giusta oppure no, dare modo a chi scende in campo di capire a quale livello è arrivato a meno di un mese dal via del campionato. Ha senso vincere 7-0 contro la Rappresentativa della Montagna mascherando un deficit che puntualmente si palesa a Ferragosto in occasione del primo turno di Coppa Italia? No.

Ecco allora che la scelta, come riportato dal Corriere di Bologna, di affrontare avversari del calibro di Schalke 04, Stoccarda ed Espanyol non può che trovare d'accordo tutti. Sarà finalmente un'estate europea per il Bologna, non sarà la Champions League ma quel sapore frivolo delle gite fuori confine ritorna a fare breccia. Era ora.