lo spunto

E’ solo una questione tattica? Credo di no. Intanto il pubblico…

Si infiamma il dibattito sul momento di appannamento del Bologna. La scarsa produzione offensiva vista con la Ternana per molti è figlia dell’atteggiamento chiuso dei nostri avversari al Dall’Ara. Effettivamente giocare contro...

Manuel Minguzzi

Veniamo infine al pubblico. Saputo pare preoccupato dalla scarsa affluenza, un aspetto che è coerente con l'investimento fatto dal magnate canadese per prendere il Bologna. Sono milioni fitti in doppia cifra anche e soprattutto per tappare falle di bilancio e mandare avanti la gestione. E' chiaro che qualche entrata in più fa comodo. Detto questo, se escludiamo gli irriducibili della curva che stanno offrendo uno spettacolo incredibile, negli altri settori diventa complicato arrivare a numeri superiori rispetto ai recenti. Lo stadio è scoperto, poco confortevole (in B c'è di peggio, lo so), il clima è freddo, la squadra non gioca granché bene e si scende in campo di sabato quando tanta gente lavora, sono tutti aspetti deterrenti e che tengono lontano gli spettatori più occasionali. Sono 14mila di media, secondo dato in B dietro solo al Bari, quindicesimo se rapportato alla Serie A. Non sarebbero numeri da buttar via ma con tutte le iniziative messe in atto dalla nuova proprietà era lecito aspettarsi di più. Ecco, penso che per portare 20-25mila persone allo stadio servano grandi giocatori o grandi prestazioni in Serie A, dalla cadetteria diventa durissima sia per avversari (non ci sono le big che da sempre riempiono gli impianti) e lo spettacolo è quel che è. Già che ci siamo, visto che si parla di ristrutturazione, si riduca il numero di spettatori del Dall'Ara: 25-27mila sarebbero sufficienti. Non mi resta che sperare in una numerosa partecipazione contro il Vicenza alla prossima casalinga, sostanzialmente uno scontro diretto in cui la componente tifo diventa fondamentale. Una squadra in difficoltà avrebbe bisogno di un dodicesimo uomo e di tutto il supporto possibile da parte dei tifosi.