lo spunto

E ora? Godiamoci il campionato (e gli ultimi giorni di mercato)

Con la Sampdoria una prova di maturità affrontata con la squadra al completo, stavolta la stagione può svoltare. Mercato: attenti alle ultime ore

Manuel Minguzzi

Diciamolo: la vittoria di Reggio Emilia può aver cambiato la stagione del Bologna. Stavolta sì, perché quella di domenica è stata una vittoria di maturità, da squadra che ha capito come si può arrivare a determinati risultati, un gruppo che finalmente ha trovato il suo modo di esprimersi in campo. Inoltre, a differenza degli altri successi esterni, poi non confermati in casa, il Bologna ritrova i suoi infortunati e abbraccia due nuovi acquisti fondamentali. La situazione è diversa, perché contro l'Empoli la sola mancanza di Diawara tolse punti di riferimento, contro il Chievo tre assenze condizionarono la qualità di gioco della squadra. Invece ieri l'assenza di Masina - e del suo sostituto Zuniga - non ha incrinato le certezze della squadra. E ora, con un Bologna al gran completo, è lecito aspettarsi il definitivo salto di qualità. Da qui la fiducia per il futuro, la consapevolezza che le vittorie casalinghe arriveranno, la continuità anche, gli alti e bassi verranno limitati e la squadra potrà fare risultato con chiunque. L'importante è non porsi limiti mentali, crederci sempre mettendoci determinazione, intensità, voglia in zona gol. Quella che forse è mancata a Taider domenica, ma probabilmente l'algerino avrà imparato la lezione, esattamente come ha fatto Destro dopo i rimbrotti di Donadoni sulle troppe ammonizioni. Questo è un Bologna in crescita, che ha alzato il livello della panchina, che lo alzerà ancora con un potenziale non del tutto espresso. E con un gruppo così i risultati non possono non arrivare.

Si può iniziare a godere del campionato, smettere di pensare alla salvezza, non alzare le braccia dal manubrio ma nemmeno voltarsi dietro per vedere se il plotone sta guadagnando. E' fuga sulla salvezza, ed è difficile andare a prendere una squadra reduce da 5 successi su 6 gare esterne. Si può invece guardare avanti, ammirare la tabella dei distacchi rispetto a chi pedala qualche metro più in là. La metà sinistra della classifica è vicina, è possibile e francamente non viene difficile rimpiangere rose altrui. Si gode fedelmente con i nostri, anzi, quelli di Corvino. Il direttore sportivo colpevole quando le cose andavano male, quello che aveva speso troppo per una squadra scarsa e che ora avrebbe diritto ad una rivalutazione generale. Perché gli abbiamo rinfacciato Defrel ma ha preso Giaccherini, gli abbia rimproverato Duncan ma ha portato Donsah. E i due rossoblù hanno vinto largamente il duello.

Rimane il mercato. Cosa attendere da qui alla fine? Fenucci dice o un mediano o un attaccante esterno. Chissà che non arrivino entrambi. Uno dei due dovrebbe essere una occasionassima, la classica operazione totalmente a costo zero, l'altro invece potrebbe scappare negli ultimi due giorni di mercato, il classico colpaccio delle ultime ore. Per la mediana, difficile Dzemaili, forse più facile Tachsidis, mentre si lavora per Constant, giocatore con troppe incognite e forse molto simile a Zuniga. Ma il suo procuratore ammette la trattativa, la inquadra nelle prossime decisive 48 ore. E il giocatore - senza dubbi - apprezzerebbe un rilancio qui. Corvino vuole prendere un giocatore che faccia subito la differenza, ma su Constant i dubbi permangono. Ci sarebbe anche Mati Fernandez, ma la Fiorentina non lo cede. Per l'esterno d'attacco, da monitorare fino alla fine del mercato il nome di Biabiany. Mancini reclama rinforzi offensivi sul mercato, Eder sarebbe pronto a sbarcare a Milano. Con questi incastri Biabiany si liberebbe, e il Bologna non è più vista come una squadra in difficoltà nei bassifondi. Siamo in rampa di lancio, il mercato queste cose le percepisce. Di conseguenza, massima attenzione alle ultime ore di mercato...

tutte le notizie di