lo spunto

Dove può arrivare questa Nazionale

La seconda vittoria consecutiva all'Europeo regala agli azzurri la qualificazione agli ottavi, ma cosa è lecito aspettarsi dal prosieguo della manifestazione?

Manuel Minguzzi

La rete di Eder a due minuti dalla fine ha fatto esplodere di gioia l'Italia, condannando la Svezia e punendola per quel biscottone datato 22 giugno 2004 con la Danimarca. Il successo qualifica agli ottavi l'Italia dopo due partite, e nessuno avrebbe scommesso alla vigilia su questo tipo di risultato. Ma ora che tipo di Europeo si profilare davanti agli azzurri?

L'Italia tanto bistrattata della vigilia sembra potersela giocare in una competizione livellata, senza particolari acuti. Sopperire con l'organizzazione e la corsa a quella mancanza di talento palese rispetto alle nazionali favorite può sicuramente portare gli azzurri molto avanti nel torneo, ma in realtà, come spesso accade in queste competizioni, sarà la durezza del tabellone ad eliminazione diretta a sancire fino a dove potranno arrivare i ragazzi guidati da Conte. Prendendo ad esempio le ultime manifestazioni in cui l'Italia ha vinto o è arrivata in finale, si nota che il comune denominatore è un tabellone non impossibile. Ai Mondiali del 1994 gli azzurri affrontarono la Nigeria, poi la Spagna (non ai livelli di quella attuale) e la Bulgaria, tutte squadre discrete ma battibili. Agli Europei del 2000, prima della sefinale con l'Olanda, ai quarti l'Italia affrontò una Romania non eccezzionale. Nel 2006, agli ottavi l'Australia e nei quarti l'Ucraina, tabellone agevole prima di Germania e Francia. Rimangono il 1982 e il 2012. Al Mundial l'Italia uscì indenne dal gironcino terribile con Brasile e Argentina, ma la gara non impossibile fu in semifinale con la Polonia. Nel 2012, invece, il tabellone fu duro. Inghilterra, Germania e Spagna. La sintesi quale può essere? Tutte le volte che l'Italia è riuscita a vincere ha avuto almeno una partita abbordabile nel tabellone ad eliminazione diretta.

Non è un aspetto secondario, perché un tabellone complicato toglie tante energie, la dimostrazione è proprio l'Europeo 2012 in cui una nazionale allo strenuo delle forze perse nettamente in finale con la Spagna. Ecco allora che paradossalmente finire primi può essere uno svantaggio, perché proietterebbe l'Italia nella parte più dura di tabellone. Subito una tra Spagna e Croazia, poi eventualmente Germania e Francia. Cammino durissimo. Finendo secondi si incrocerebbe il girone del Portogallo, che è dalla stessa parte della non irresistibile Inghilterra. E' altrettanto vero il fatto che questa Italia sembra esaltarsi contro le big e patire le formazioni che si chiudono di più, ma è innegabile il fatto che la Spagna che ha tritato la Turchia inizia comunque a far paura. Meglio evitarla. Di sicuro l'Italia può avanzare molto in questo Europeo anche se probabilmente non ha la qualità per alzare il trofeo. Bisognerà capire per gli italiani quale tipo di risultato può essere considerato soddisfacente. Attenzione però, il gol di Eder di ieri ricorda molto quello di Baggio in semifinale contro la Bulgaria nel 1994. Guardare per credere...