lo spunto

Donadoni resta, Fenucci alla plancia di comando mentre Corvino…

La giornata di Joey Saputo a Bologna partorisce una nota che dovrebbe blindare il tecnico, consegnare pieni poteri a Fenucci e favorire il gioco di squadra. Ma su Corvino i dubbi permangono

Manuel Minguzzi

'Donadoni ha un contratto fino al 2018, il problema non esiste. Tutte le aree della società devono fare riferimento a Fenucci e di coneguenza alla proprietà". In queste poche parole è racchiuso il succo dell'intera giornata bolognese di Saputo.

Punto primo, c'è la sensazione, suffragata dalle parole, che Donadoni sarà l'allenatore del Bologna anche l'anno prossimo. Non è intenzione del Bologna liberarlo, forse neanche quella di Donadoni di andarsene:: "Mi ha ribadito di voler proseguire questo percorso assieme", ha affermato il chairman sul tecnico. Poi certo, la federazione lo vorrebbe in Nazionale e risulta che un'offerta sia stata recapitata o che fosse pronta, ma se Saputo smentisce occorre fidarsi. Aumentano concretamente le possibilità di proseguire il processo di crescita con l'attuale tecnico, ed è sicuramente una notizia positiva.

Punto secondo. Si rafforza la posizione di Fenucci, capo della baracca quando Saputo è in Canada: quindi molto spesso. E' affidata a lui la gestione, così come le decisioni più importanti in assenza del chairman. E' l'amministratore delegato, ma in realtà si può considerare come una sorta di vice presidente con pieni poteri quando il numero uno non c'è.Tutte le aree risponderanno a lui, di conseguenza può rivestire un potere decisionale di cui renderà conto al presidente. Fenucci può decidere, ma forse a patto che le sue azioni portino ad un miglioramento globale del Bologna.

Punto terzo: Corvino. Qui ci si può collegare al punto due. Probabilmente le sorti del direttore sportivo sono legate alle decisioni di Fenucci, l'amministatore delegato potrebbe decidere le sue sorti ma per il bene del Bologna il sostituto dovrebbe fare meglio di Corvino. "Non c'erano problematiche da affrontare, visti anche i risultati della squadra" ha affermato il chairman, l'interpretazione di tutto ciò potrebbe essere: Corvino e Fenucci hanno alcuni punti di contrasto? L'Ad ha la facoltà di prendere decisioni nel bene della società, ma se considerando la stagione della squadra se si sceglie di cambiare direttore sportivo ne dovrà arrivare uno migliore. Il rovescio della medaglia invece si può interpretare così: il Bologna è una società con ruoli chiari, si gioca di squadra e non da battitori liberi.

Saputo ha rimesso ordine dunque, blindando il tecnico, issando Fenucci sulla plancia di comando e consigliando a Corvino di giocare di squadra. Tradotto, fate i bravi e rispettate i ruoli. Ora resta solo da capire come il direttore sportivo accoglierà questi paletti attorno al suo modo di essere dirigente responsabile dell'area tecnica. In sostanza, il futuro di Donadoni appare chiaro, quello di Fenucci idem mentre su Corvino aleggia ancora il dubbio. Vediamo cosa succederà nei prossimi giorni...

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