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Dicembre da brividi. Calendario, stadio e mercato: i tre temi cruciali per il Bologna

Si entra nel mese caldo, stadio e mercato: ecco i possibili regali di Saputo ai tifosi

Manuel Minguzzi

Natale si avvicina, il tempo passa inesorabile e già sale l'ansia su cosa fare. Due sono i problemi che attanagliano il nostro quieto vivere: 1) che regali faccio e a chi? (qualcuno non se lo merita…) e 2) cosa facciamo a Capodanno? Per entrambe le risposte occorre gettare uno sguardo al portafoglio, in questi casi comanda lui e non sempre abbiamo la disponibilità del Manchester City per fare compere in via Indipendenza o permettersi un soggiorno di lusso in una spa. Ecco dunque che conviene riciclare qualche regalo oppure gettarsi a capo fitto sugli oggetti banali: cuffie, sciarpe e guanti. E il Capodanno? Per quello non c'è mai risposta fino al giorno prima…

Per il Bologna invece le risposte arriveranno, e il portafoglio di Saputo è più solido del nostro. Dicembre dunque può rivelarsi un mese chiave per i rossoblù, non solo sotto il profilo tecnico. C'è il discorso stadio, ormai avanzato presso l'amministrazione comunale, Merola ha steso tappeti rossi di fronte a Saputo e sabato ha commentato positivamente la ristrutturazione che prevede copertura totale e avvicinamento delle curve. Resta solo la Soprintendenza, forse l'aspetto più delicato. E' un po' come convincere qualcuno a passare il Capodanno in casa. Battute a parte, essendo i discorsi così ben avviati e così ben indirizzati anche verso il Comune, non è detto che la Soprintendenza bocci un progetto di restyling che restituirebbe decoro ad un impianto ormai obsoleto e inadatto ad ospitare gare sportive di un certo tipo. Togliere una struttura d'acciaio arrugginita dovrebbe ridare eleganza al Dall'Ara, non certo essere un problema. Sulla copertura c'è invece poco da dire: sabato abbiamo avuto la dimostrazione di come non possa essere tollerabile nel 2015 lasciare migliaia di persone sotto la pioggia incessante. Forza e coraggio, per lo stadio stavolta ci siamo davvero.

Dicembre è anche il mese delle ultime partite prima della sosta natalizia, il Bologna ha già superato indenne lo scoglio Roma ma le difficoltà non sono finite. C'è il Torino sabato in trasferta, poi il Napoli in casa. Due match ostici: più affrontabile il primo, proibitivo il secondo. Certo, un Bologna che ferma la Roma può anche sperare di battere il Torino, ma è chiaro che Donadoni non può vincerle tutte, altrimenti andrebbe in Champions League. Anche i pareggi servono, soprattutto se le ultime tre continuano a perdere. Però a dicembre potrebbe non bastare, anche perché il Frosinone, ad esempio, avrà di fronte tre scontri diretti di cui due in casa. Verona, Chievo e Palermo le avversarie: una possibilità di fare punti pesanti. Il compito del Bologna però è restare in linea di galleggiamento nelle prossime due settimane, scavalcare in qualche modo le salite più irte e tentare di portare a casa punti fondamentali contro Genoa ed Empoli, i due scontri diretti che separano i rossoblù dal Natale. Il Bologna è a quota 13, facendo dai 5 ai 7 punti si arriverebbe alla sosta in piena media salvezza. Da lì in poi, citofonare Corvino per il mercato (e qualche regalo per la Befana).

Eccolo, il mercato. Impazzano i nomi, qualcuno arriverà, altri no. Il Bologna a gennaio ha bisogno di due o tre elementi pronti, non scommesse da attendere. Ecco perché sono da escludere altri ventenni, quelli potrebbero arrivare in estate, mentre l'attenzione deve posarsi su calciatori di una comprovata esperienza. Biabiany? Sì, è un nome caldo. Iturbe? Piace, ma non è facile prenderlo. Nocerino? Beh, chiediamo esperienza a centrocampo…Non è detto arrivi invece un difensore centrale, o meglio, non arriverà Ranocchia. Con Gastaldello, Maietta, Oikononou, Rossettini e Ferrari la coperta è lunga, mentre è cortissima ai lati, di quelle che ti lasciano semmai scoperti i piedi. Mancano terzini destri affidabili, Krafth rimarrà perché non lo abbiamo ancora visto ma Mbaye potrebbe salutare, tanto se non ha giocato né con Lopez, né con Rossi né tantomeno con Donadoni un motivo ci sarà. E allora un terzinaccio arriverà eccome. Ci sarebbe anche Borriello, probabilmente stanco di perdere sempre. Chissà, ma per far posto a lui bisognerebbe cedere uno (o entrambi) tra Acquafresca e Mancosu. Impresa non semplice. Sarà comunque un mercato concreto, adatto per l'obiettivo salvezza del Bologna e con una disponibilità economica che alcune nostre rivali non avranno. E' uno dei motivi per cui la tranquillità è tornata a far capolino in città. Il peggio sembra essere passato.

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