lo spunto

Che bello non avere paura della Juve

Per una volta la Juve fa meno paura, ecco perché il Bologna può davvero farcela

Manuel Minguzzi

E' una bella settimana. Respiro aria frizzantina, quasi da grande impresa. Lo ammetto: sto vivendo bene l'attesa. Non sono mai stato così sereno nel dover affrontare la Juve. E' una sensazione nuova, perché tutte le volte si partiva già con la rassegnazione, battuti in partenza dalla forza dell'avversario o dagli arbitri. Invece respiro fiducia, non penso al direttore di gara, non creo alibi in anticipo, lascio agli altri mettere le mani avanti.

Strano per me vivere così una sfida spesso mi ha portato quasi alla collera. I motivi li sappiamo tutti. Invece mi piace il modo che ha Donadoni di affrontare la sfida. La tiene sui binari di una normale partita di campionato, ma piuttosto che pensare agli avversari, alla forza della Juve, a cosa metteranno in campo, si concentra su quello che dovranno fare i suoi. Una frase di Masina nell'intervista al Corriere di Bologna mi ha stupito: "Il motto di Donadoni è 'noi determiniamo'. E' fantastico, il modo giusto di preparare la partita contro l'odiata Juve. Tutte le volte che i bianconeri venivano qui, il nostro primo pensiero è sempre stato: 'se giocano come sanno è finita, siamo spacciati'. La situazione, oggi, è diversa. Quelli in palla siamo noi, a parte qualche acciaccato la squadra sta bene e fisicamente gira a mille, chi invece giunge in condizioni precarie sono loro: Bonucci con un ginocchio dolente, Chiellini e Manzdukic out, Alex Sandro fermato da un infortunio muscolare, Cuadrado con una caviglia in disordine (ma ci sarà). Tolto un problema sulla fascia, bene così.

Ecco allora che contro una Juve incerottata e malconcia, il Bologna può non solo competere ma determinare. Il bello di questa sfida, della leggerezza che porta con sé, è il fatto che i rossoblù non dovranno attendere gli eventi e sperare, bensì potranno inciderli, influenzarli, piegarli in base alla loro volontà. L'esito non dipenderà solo da quello che faranno gli avversari. Partendo da questo concetto, se il Bologna giocherà da Bologna ci saranno concrete possibilità di fare risultato. Il tempo della pessima qualità, della fatica a ripartire quando la big ti schiaccia, della difficoltà ad infilare due passaggi in fila, sono terminati. Questo Bologna può davvero fare male, perché ha giocatori di qualità in grado di ribaltare l'azione, creare superiorità numerica e incidere in zona gol. C'è del buono in questa squadra, soprattutto: il Bologna è nel suo miglior momento di forma. Sembra che tutto vada in una direzione, i rossoblù a mille con i bianconeri incerottati, una squadra in forma contro un'altra prudente per via della Champions. Spregiudicati da una parte, guardinghi e attenti a non farsi ulteriore male dall'altra. Da quanto tempo non avevamo una occasione simile?

Fino a qui le sensazioni, ma qualcuno si chiederà: come si può fermare la Juve? Mi piace rispondere in maniera semplice: giocando a calcio. Niente barricate. Inutile metterla sui muscoli, meglio sfruttare quelle che sono le qualità del Bologna. Un Giaccherini incisivo e un Destro bomber tanto per iniziare. E' necessario colpire dove la Juve presenta le assenze più significative. Poi la mediana, Diawara dovrà continuare a mettere in mostra la sua maturità e Donsah dovrà produrre quegli strappi che tanto male hanno fatto a Sampdoria, Fiorentina e Udinese. E poi qualcuno mi ha detto: 'Perché non mettere Brienza mezzala? Giochiamocela con la qualità, i muscoli non servono".