lo spunto

Carpi raggiungibile, il bello deve ancora venire

Esperienza. Può essere questo uno dei fattori decisivi nella seconda parte di stagione. Ce lo ha ricordato il Conte Max Massimo Marazzina intervistato ieri dalla nostra testata (nella fattispecie dal sottoscritto). “Bisognerà...

Manuel Minguzzi

Esperienza. Può essere questo uno dei fattori decisivi nella seconda parte di stagione. Ce lo ha ricordato il Conte Max Massimo Marazzina intervistato ieri dalla nostra testata (nella fattispecie dal sottoscritto). “Bisognerà valutare la tenuta del Carpi quando la palla peserà di più e il margine di errore minimo” ha detto l’ex attaccante rossoblù. Sì, perché quando tutto va a gonfie vele e la stagione batte solo i primi colpi, è più facile vincere e non patire la tensione di dover fare risultato a ogni costo. Il Carpi è partito con la missione votata alla salvezza, ma incontrando formazioni incapaci di metterlo in difficoltà ha iniziato a vincere e a produrre punti arroccandosi dietro e partendo in contropiede. Le veloci e potenti leve di Mbakogu si sposano alla perfezione con l’impostazione di gioco di mister Castori, vero carneade della B. Vere e proprie difficoltà psicologiche la truppa biancorossa non ne ha incontrate, ed è proprio nella seconda parte di stagione che, di solito, qualche intoppo nasce. La vicenda Concas non è catalogabile come un problema di ordinaria amministrazione e fino ad ora è stato gestito bene, il difficile però potrebbe sopraggiungere ora con un Suagher infortunato fermo ai box fino al termine della stagione e un Mbakogu con qualche acciacco fisico. Ecco, il dispendioso gioco di Castori sta forse presentando il conto ad alcuni, anche se a volte una contusione può essere un vero e proprio colpo di sfortuna. Ovviamente, rispetto ad inizio stagione il fisico dei giocatori del Carpi sarà un po’ più usurato e stressato e questo può portare più facilmente ad un infortunio. Un po’ come il ginocchio di Zuculini che va centellinato. Ecco dunque che l’ampiezza della rosa rossoblù può fare la differenza, perché se da una parte Lopez ha due alternative valide per ruolo, non è così per il dirimpettaio Castori che sarà costretto a spremere fino alla fine quei 12 o 13 giocatori che ha utilizzato fino a qui con più continuità. Insomma, alla fine, a dispetto di tanti detrattori che incredibilmente persistono, il mercato di Corvino potrebbe risultare decisivo.

Qui la rosa, ma c’è appunto anche l’aspetto emotivo e l’esperienza. Il Bologna è pieno di giocatori con lunga militanza in Serie B o che comunque sanno perfettamente quali momenti della stagione possono essere decisivi. In linea di massima fine inverno e primavera sono le stagioni più delicate, quelle in cui chi deve ottenere la promozione (ma anche chi deve salvarsi) produce l’accelerata finale. Ecco dunque che il Carpi andrà ad affrontare formazioni alla ricerca disperata di punti salvezza o per qualunque altro obiettivo, inoltre, al contrario della Serie A, la lotta ai playoff porterà tante squadre a giocare fino alla fine evitando tanti fastidiosi biscotti. E di solito il forno sul finale di stagione è sempre bello che caldo. Sarà qui che scopriremo la tenuta mentale della banda di Castori che, statisticamente parlando, non può reggere e ripetere il ritmo dell’andata. Arriveranno momenti di gambe più pesanti in cui sarà la mente a dover fare la differenza, arriveranno momenti in cui errori non saranno concessi e non sempre Gabriel riuscirà a produrre i miracoli salva risultato. Con più si avvicinerà il finale di stagione con più il margine di errore sarà minimo. Vedremo anche il comportamento dei biancorossi nello scontro diretto, una partita non facile in cui saranno, appunto, chiamati a non sbagliare. Con maggiore pressione addosso diventa anche più complicato spazzare via un pallone al centro dell’area. Insomma, le dinamiche e le variabili che possono venirsi a creare sono tante ed è un motivo in più per credere in una rimonta.

Lo so, da mesi ci ripetiamo che “il Carpi calerà” e questa speranza sembra non avverarsi mai, ma alla fine non siamo ancora arrivati ai momenti chiave della stagione e davanti non abbiamo il Palermo della passata stagione. Sei punti possono essere tanti, in realtà con 17 partite da giocare in un campionato che deve decidere chi retrocederà, chi disputerà i playout, chi salirà direttamente e chi accederà ai playoff risultano tutto sommato recuperabili. Penso semplicemente che dare per scontato un risultato (come può esserlo la promozione del Bologna vista la rosa) in una Serie B del tutto imprevedibile sia un errore, perché le sorprese sono dietro l’angolo proprio come lo è stata il Carpi nel girone di andata. Ad ogni modo, al di là dell’esperienza e della rosa lunga, raggiungere la capolista può essere più facile di quanto si pensi: concentriamoci sul nostro cammino e a fare più punti possibili, alla fine tireremo una riga e faremo le somme. Sono convinto che i nostri addendi porteranno ad un bel risultato.