lo spunto

Buon anno a tutti quanti (e che il 2015 ci porti la Serie A)

Siamo in una fase di transizione, il mercato apre il 5 gennaio mentre la B riparte il 17 e c’è tempo per tracciare un bilancio del 2014. Chiaro, dal punto di vista sportivo è stato un anno difficile, iniziato con...

Manuel Minguzzi

Siamo in una fase di transizione, il mercato apre il 5 gennaio mentre la B riparte il 17 e c'è tempo per tracciare un bilancio del 2014. Chiaro, dal punto di vista sportivo è stato un anno difficile, iniziato con l'esonero di Pioli (tutti segnali che lasciavano presagire finali funesti), passando per la cessione a febbraio di Diamanti e terminando con prestazioni sul campo degne di un film horror. Di quelli brutti. Tutto questo ha portato alla retrocessione, a mio avviso inevitabile con una squadra litigante e una dirigenza assente e che nulla ha fatto per migliorare le cose, anzi. Abbiamo poi rischiato di sparire, di non pagare stipendi saltando a piè pari l'Irpef per cui ci pende sulla testa ancora un ipotetico meno uno, e in tutto questo, almeno una volta, Guaraldi si è ravveduto decidendo di ingaggiare Filippo Fusco. Sull'ormai ex direttore dell'area tecnica bisognerebbe dedicare uno Spunto intero, spenderò invece qualche riga perché penso sia doveroso ringraziarlo per quanto fatto per il Bologna. Partendo dalle cessioni necessarie a portare denari in cassa, allo splendido lavoro sulle comproprietà per concludere con la costruzione dell'attuale rosa che comunque ha terminato il girone di andata al secondo posto. E' giusto però sottolineare una cosa per evitare confusione e critiche, Fusco è stato scelto da Guaraldi (o dai suoi consulenti) ma certificare il buon lavoro svolto dal dirigente partenopeo non significa assolutamente spalleggiare la vecchia gestione, tutt'altro. Se il Bfc è passato nelle mani di Tacopina e Saputo è solo perché è riuscito a rimanere in vita anche grazie a Fusco, che al tempo stesso è riuscito a costruire una rosa decente mentre l'ex presidente sfasciava l'edificio dopo aver sperperato più di 200 milioni in tre anni. Per quanto mi riguarda è sempre arrivato pieno sostegno verso Filippo, unica critica la cessione di Capello la quale però ci ha portato in dote un Oikonomou a tratti decisivo. Su questo, ho dovuto ricredermi. Mi unisco, di conseguenza, ai ringraziamenti, ricordando però che il sostituto non è un orco cattivo ma uno dei più stimati dirigenti italiani: Pantaleo Corvino.

Battute a parte, è stato un anno duro, con pochissime soddisfazioni in avvio ma tante sul finale, compreso un Bologna secondo in classifica grazie a due vittorie consecutive. Resta però un fatto imprescindibile: si scrive e si lavora parlando della propria squadra del cuore, e alla fine, in mezzo a tanti mestieri, posso ritenermi fortunato. E tanto. Colgo dunque l'occasione di questa fase di transizione per assentarmi qualche giorno e godermi un po' di vacanza, ritornando più carico e determinato che mai nel nuovo anno che speriamo davvero ci porti tanta gioia. Ci ritroveremo il 5 gennaio. Vi faccio i miei più cari e sentiti auguri di uno splendido 2015, ringraziando chi costantemente mi segue ogni giorno e chi solo una volta ogni tanto, anche coloro a cui sto sulle scatole o che non apprezzano questa rubrica o le mie opinioni, perché il confronto di idee è sempre un aspetto positivo e basilare per il nostro futuro. Spero ovviamente continuiate a seguirmi in quello che sarà il terzo anno di vita dello Spunto, appuntamento che col tempo ha saputo coinvolgere quasi mille lettori al giorno. Non lo pensavo quando iniziai nel gennaio 2013 ma ora siamo qua e vi ringrazio immensamente. Buon 2015 a tutti quanti, che questo nuovo anno possa portarci in primavera tutto quello che sogniamo da tempo: la Serie A. Auguri e Fino alla Fine Forza Bologna!