lo spunto

Bologna alla pari con lo Schalke, se solo Destro tornasse quello di un tempo…

Ancora una buona partita per il Bologna che tiene testa anche allo Schalke, dopo un primo tempo di difficoltà la ripresa ha fornito segnali incoraggianti, ma manca il terminale offensivo.

Manuel Minguzzi

Il Bologna 14esimo non sfigura contro lo Schalke quinto, già questa di per sé è una notizia, se poi lo fa senza il suo leader offensivo...Mattia Destro è stato schierato titolare da Donadoni, 66 minuti apatici, di difficoltà, ma comunque incoraggianti in vista del futuro. Il numero dieci è tornato, ora deve ritornare quello che può determinare in partita. Sostanzialmente, ma è del tutto normale, il Bologna ha giocato in dieci per tutto il primo tempo, patendo il possesso palla dello Schalke che comunque, tolto il gol, non ha impensierito più di tanto Mirante. Destro ci ha provato, ha lottato, anche se mancano del tutto ritmo, potenza, velocità. Non era comunque lecito aspettarsi di più. Di sicuro, rispetto ad un ritorno preventivato in autunno, forse possiamo sperare di averlo in discreta forma il 21 quando inizierà il campionato. Con questa squadra alle spalle, un Mattia Destro in forma può essere davvero decisivo.

Per il resto non ci sono novità. Donadoni nel primo tempo ha schierato una mediana con Donsah, Pulgar e RIzzo, il migliore dei tre è stato il cileno, un giocatore che sembra aver acquistito consapevolezza e durezza. Più indietro Donsah, che ancora fa fatica a muovere le sue lunghe e possenti leve. Indecifrabile Rizzo, nel senso che il ragazzo ci sembra più a suo agio nel tridente davanti piuttosto che mezzala. La difesa ha retto, da una parte Masina e Krejci sembrano in grado di spingere di più rispetto a Krafth-Donsah, ma l'ossatura della retroguardia sembra del tutto buona. In avanti il ceco Krejci ha fatto fatica a ritagliarsi una dimensione incisiva, mentre Verdi, al momento, appare come un acquisto del tutto azzeccato. Può fare l'ala, il trequartista o il falso nueve. Meglio nella ripresa quando ha potuto dialogare con Brienza e Di Francesco, più utili a giocare nello stretto rispetto all'attuale Destro.

Nella ripresa i rossoblù sono migliorati, è stata una gara tra riserve che il Bologna ha pareggiato. Bene come sempre Brienza, non male neanche Di Francesco che quando gli spazi si allargano può galoppare come pochi. Poi c'è Nagy, giocatore per certi versi acerbo ma dotato di qualità. E' leggero in fase di non possesso, il secondo gol tedesco lo dimostra, ma con la palla al piede può creare sempre qualcosa. Gioca di prima, ma anche ragionato, con la sfera tende sempre a fare la cosa giusta e già questo non è poco. Se riesce a mettere su massa muscolare il Bologna può aver trovato un nuovo gioiello. In sintesi, è stata ancora una buona partita, per un Bologna che sarà anche in completo ma che dimostra di poterci stare su più livelli di competizione. Bisognerebbe tarare il livello dello Schalke sul campionato italiano, ma di sicuro la rosa tedesca è migliore rispetto a quelle che navigano a destra in Serie A, ovvero le avversarie del Bologna.

Chiusura sul contorno. Non si capisce come mai i tifosi rossoblù siano stati costretti ad assistere alla partita in piedi e contro sole, dall'Austria si mormora che l'organizzazione sia stata rivedibile e chissà che anche i tanto perfettini austriaci non si scoprano incompleti. Il ritiro oltre confine ha fornito certo partite di livello ma anche organizzazione imperfetta, per una volta il mito dell'italiano fanfarone può essere sfatato. Ma si sa, l'Austria è terra di sport invernali, quando si parla di calcio si entra in argomenti che esulano dalle strette competenze nevose del Tirolo. Tutti i popoli hanno qualche difetto.