lo spunto

A San Siro per qualcosa di grande

Rossoblù impegnati a Milano in Tim Cup, una coppa vista spesso come un fastidio potrebbe invece regalare gioie inaspettate

Manuel Minguzzi

Un Bologna fino a qui perfetto negli scontri diretti per la salvezza (12 punti su 4 partite) deve semplicemente iniziare a giocare un altro campionato: quello con le squadre da parte sinistra della classifica. Gli uomini di Donadoni sono a soli tre punti dal decimo posto (occupato dal Cagliari battuto nettamente al Dall’Ara), un distacco per nulla insormontabile e che rende bene l’idea della percezione che l’ambiente ha sulla squadra. La sensazione è di un campionato deludente, né carne né pesce, in cui salvarsi è il minimo sindacale mentre la crescita graduale tende a non essere notata tra i più critici. Il motivo? La mancanza di divertimento, di risultati fuori dalla norma. Nonostante tutto questo il Bologna è lì…

Il Bfc non ha vinto all’andata con nessuna delle prime nove della classe, in alcuni casi si è visto un divario troppo netto per essere vero e questo ha fatto affossare l’entusiasmo attorno alla squadra. Qualche pareggiaccio in trasferta, per il resto batoste contro le big e qualche sconfitta in casa (Genoa, Fiorentina e Atalanta) frutto di errori gravi in fase difensiva. Insomma per alcuni manca l’acuto: il Bologna è un po’ come una pasta in bianco senza troppo sapore. Ecco allora che partendo dalla Coppa Italia stasera i rossoblù possono mandare un segnale. Certo, la formula è assurda, giocare in turno unico in casa della meglio piazzata limita molto le possibilità di qualificazione, ma tanto vale provarci e mantenere in vita un sogno. Si va a San Siro, contro una squadra in netta ripresa e che a sua volta potrebbe vedere come un fastidio questa interruzione della cavalcata in campionato, anche se la Coppa Italia può essere un obiettivo dell’Inter che non può vincere lo scudetto e nemmeno l’Europa League. Per questo proveranno ad andare avanti, ma Pioli qualche riserva la metterà.

Il Bologna può invece sfruttare una parte di tabellone non durissima, in caso di passaggio del turno ci sarebbe o la Lazio o il Genoa, poi eventualmente la Roma che ha dalla sua parte il Sassuolo. Juve, Napoli e Milan sono dall’altra parte. Perché non provarci? E se la Coppa Italia è un fastidio tanto vale non partecipare, mandare in campo la Primavera già a Ferragosto ed amen. Se invece si è giunti fin qui privarsi di un sogno non sarebbe corretto, proprio ora che il tifo è a caccia di qualcosa di grande. Può essere battere l’Inter in coppa o una delle big al Dall’Ara nel ritorno. Manca questo, perché in termini di classifica il Bologna è più o meno nei dintorni di dove voleva essere. Per quanto riguarda la Tim Cup, è un rammarico aver storpiato la formula inglese: vanno bene i turni unici per giocare meno partite, ma perché non in casa della più debole? La cornice di pubblico allo stadio sarebbe più coinvolgente, le partite più equilibrate e si darebbe a tutti la possibilità di competere. Cioè esattamente quello che non vogliono in Lega, perché in semifinale l’Alessandria di turno è meglio che non ci vada…

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