la voce del tifoso

Solito finale di campionato, meritiamo di più

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Questi finali di campionati sempre triti e ritriti e sembravano stati accantonati almeno per un paio di stagioni. Ieri invece, sono tornati prepotentemente alla ribalta: il Cagliari dell'ex Astori a Firenze diventa grande, il Chievo, che non vinceva in trasferta dalle calende greche, espugna il Dall'Ara con Giaccherini e Inglese con prodezze da top player, lasciati soli o liberi di dribblare in area, girarsi e calciare come un rigore in movimento. L'Udinese, okay, era scritto che a Verona avrebbe trovato i 3 punti. Solo il Torino si ricorda in tempo utile che c'è una dignità da salvaguardare verso se stessi, società e tifosi e così ribalta lo 0-1 contro la Spal e alla luce dei risultati già citati, inguaia proprio la squadra spallina e il Crotone che ieri non e' andato oltre un pari interno contro la Lazio. Forse ieri e' stata la vera partita dalle grandi motivazioni per entrambe. Zenga poi, a fine partita, non ha risparmiato la frase con tono sarcastico... "alla fine le squadre che sono dietro, vincono tutte!".

Torniamo in casa Bologna. Domenica si chiuderà a Udine il terzo inutile campionato del Bologna e potrebbe concludersi con un salomonico pareggio con l'Udinese sana e salva e un Bologna che manterrà a 40 punti la tredicesima posizione in classifica, probabilmente in compagnia di quel Chievo che fino a poche giornate fa era dietro di 7-8 punti dal Bologna. Si perché grazie ai 3 punti praticamente regalati nel secondo tempo ai clivensi, domenica chiudono in casa contro un Benevento che ha già onorato il suo campionato, congedandosi con una vittoria davanti al proprio pubblico contro il Genoa raggiungerebbero i rossoblù.

Ieri il campo e gli spalti, ci hanno detto che l'ottavo allenatore più pagato della serie A non può più rimanere a Bologna. Iniziare il quarto campionato consecutivo col mister bergamasco è un rischio: alla prima crisi di risultati sarebbe ovviamente da esonerare e ci si ritroverebbe col primo allenatore che passa il convento, quando invece ora si potrebbe programmare, scegliere e realizzare una squadra ad immagine e somiglianza del nuovo mister. Nomi non ne faccio; sarebbe indelicato nei confronti di Donadoni. Purtroppo non ha saputo valorizzare determinati giocatori, ha sempre preferito andare su scelte più esperte, come per esempio Torosidis spesso preferito a Mbaye. Ha spesso fatto giocare fino alla fine Palacio, 36 anni e fatto uscire dei Destro, dei Di Francesco che magari avrebbero avuto ancora qualche energia da spendere. Da fuori si ha sempre avuto la percezione che squadra e mister viaggiassero su due binari diversi. Magari i giocatori seguivano le idee dell'allenatore ma non riuscivano ad assimilarle.

Ora Saputo ci dica esattamente cosa ne vuol fare di questo Bologna nel successivo triennio perché così, come gli ultimi 3 campionati, questa piazza non ce la farebbe più a sopportarli. Va rifondata buona parte della società e bisogna investire qualche milione andando pesantemente a mettere mano sulla squadra. Ci sono giocatori che non sono pronti per la massima serie. Giocatori che invece possono essere da Bologna ma che quest'anno hanno fatto male e che quindi vanno rivisti. Bisogna trovare un mister che riesca a valorizzare anche i giovani, che possa arrivare un mix di giovani e di giocatori un po' navigati e che possano integrarsi bene in una piazza che chiede solo di più. Chiudere il terzo campionato peggiorando invece di migliorare com'era stato chiesto, non e' certo migliorativo come la società aveva chiesto a Donadoni. Nella giornata in cui la Juve porta a casa il suo settimo scudetto consecutivo, il Bologna porta a casa la sua ventesima sconfitta contro appena 11 vittorie e 6 pareggi. Troppo poco per confermare un mister strapagato. All'uscita dallo stadio ho visto due ragazzini con le lacrime agli occhi e presumibilmente il papà consolarli. Ricordava l'episodio di Bologna-Perugia di 30 anni fa quando gli umbri stavano passeggiando sopra le macerie del Bologna vincendo 2-0. Nel secondo tempo improvvisamente il Bologna pareggiò e si salvò dalla sua prima retrocessione in serie B. Ha poi concluso il discorso dicendo che alla fine del campionato fanno sempre così. Io in 45 anni di calcio e di stadio ne ho viste di tutti i colori e nessuna squadra e' immune da questo vizio all'italiana alla volemose bene. Della serie, oggi serve a me, domani serve a te. Nel frattempo all'ultima giornata facciano come vogliono ma una squadra dovrà accompagnare Benevento e Verona fra i cadetti. Si salvi chi può. Nel frattempo, mi associo ai cori dei tifosi rossoblu, "Meritiamo di Più".