la voce del tifoso

Pane a chi non ha i denti

di Rosanna D'Atri

Redazione TuttoBolognaWeb

Ancora una sconfitta, ancora una pugnalata al cuore. Sono 20 i colpi inflitti, che fanno male, e che riportano all’attenzione di tutti il fatto che andare avanti così equivale a mettere in secondo piano l’ennesima stagione in cui voce, soldi e passione ci vengono risputati indietro alla faccia delle promesse e al netto di quelle considerazioni che non toccano a noi ma a gente strapagata che continua ad essere al suo posto nonostante tutto.

L’indifendibile situazione a cui siamo giunti quest’anno è figlia della confusione di chi non sa più che pesci prendere, di chi continua ad accampare scuse e di chi come me ha provato a credere in questa gestione tecnica per amore più che per lucidità. Non mi piacciono i toni alti che si usano nei confronti dell’uomo Donadoni, non mi piace di più che ha farne le spese siano sempre e solo quelli che non ci guadagnano niente se non strascichi di tristezza e accuse reciproche per aver sostenuto chi ci ha fatto fare un girone di ritorno da retrocessione, giocatori compresi.  Abbiamo tutti le nostre ragioni, opinioni che nessuno ascolta dall’alto della sua poltrona pur avendo in cuor suo ben chiaro qual è il limite che non va superato, siamo tutti stanchi di ripetere le stesse identiche cose e non vedere mai una soluzione differente che faccia emergere un altro aspetto di questo disagio continuo e frustrante. La mediocrità, quella a cui la maggior parte dei tifosi presenti allo stadio è abituata, quella che gli “anziani” rifiutano di considerare la normalità, quella che non può essere scalzata solo perché fai qualche buona partita a fine anno e va messa in primo piano. Va eliminata, trasformata in qualcosa che renda merito a chi non smette di vivere questa passione che ormai si sta trasformando nella versione cristiana del termine. Gli altri ci invidiano, parlano di quella curva che ruggisce con forza ogni volta, che va in trasferta e sovrasta la voce di casa, che si distingue per la continuità con cui è sempre lì.

È la vostra di mediocrità, tecnica e gestionale, a mettere in pericolo la nostra forza perché salvarsi per 1 punto mal che vada in un campionato che ha dei valori tecnici così netti, è qualcosa che non ci meritiamo. Noi siamo quel buon pane che ogni domenica continua ad essere sfornato, ma voi non avete i denti per gustarvelo a quanto pare. Sveglia BFC, dopo 3 anni è legittimo non voler più prendere schiaffi continui, soprattutto in casa.