la voce del tifoso

La spedizione del Castellani..mille, bagnati, valorosi sognatori

di Rosanna D'Atri

Redazione TuttoBolognaWeb

Potevamo restare a ristorante. L’idea che si fa spazio nella testa è questa, negarlo sarebbe ridicolo, così come lo è stata la partita “giocata” a Empoli da un undici gettato nella mischia che ha saputo solo imbarcare gol. Sotto il diluvio universale del Castellani, a portare in alto l’onore dei colori, ci hanno pensato quei folli sognatori che hanno preso acqua e vento per due ore, che hanno cercato rifugio tra i bagni chimici dello stadio nell’intervallo… impresa non riuscita chiaramente.  Tralasciando la polemica che riguarda l’inadeguatezza degli impianti, compreso il nostro, farsi venire una broncopolmonite per vedere uno spettacolo orribile è veramente troppo. È veramente troppo a maggio.

 

Nonostante tutto, noi valorosi sognatori, vediamo il bicchiere mezzo pieno: “Abbiamo fatto gol a Empoli”, e che gol quello di Verdi, se non fosse che a rovinare l’entusiasmo già precario arriva l’eroe di giornata avversario a mettere nel sette un tiro che toglie le ragnatele e fa schizzare l’acqua dalla rete. Una sorta di orgasmo per gli asciutti empolesi, beati loro. Non contenti, decidiamo di restare mentre la pioggia s’intensifica, e dopo aver rischiato di perdere un occhio a causa dei troppi ombrelli aperti ammassati vicino ai bagni di cui sopra, torniamo carichi sugli spalti.

 

Neanche il tempo di fare le scale, l’urlo dei toscani ci impone di voltarci rischiando l’altro occhio. Ha segnato Andrea Costa dice lo speaker. Ma veramente? Se non fosse una situazione tragica, in un contesto climatico assurdo, la coincidenza potrebbe essere anche divertente se non pensassi ad una punizione divina un po’ eccessiva per aver deciso di fare questa trasferta. Anche il fato si prende gioco di noi, valorosi sognatori con soldi in meno e qualche linea di febbre in più. Il resto della storia lo conoscete, ci ripetono di concentrarci sul futuro e sul progetto ma intanto, ad ammalarci sperando in una fine dignitosa, siamo noi.

 

Potevamo restare a ristorante, lì sì che abbiamo goduto.