la voce del tifoso

Bologna, serve concretezza e carattere: a Pescara per cambiare rotta

di Alessandro Reni

Redazione TuttoBolognaWeb

Alla luce delle recenti uscite negative, i rossoblù sono costretti a ottenere i tre punti all’Adriatico. Alla compagine felsinea una vittoria servirebbe come il pane, perché solo quattro punti raccolti in tre partite contro squadre che, come la nostra, lottano per salvarsi, non sono da considerarsi un bottino soddisfacente, a maggior ragione vista la preoccupante posizione in classifica dei petroniani.                                                                                                             

Pescara – Bologna, almeno sulla carta, non costituisce un impegno ostico per i ragazzi guidati da mister Donadoni, i quali però, com’è noto, non stanno passando un buon periodo: tra numerosi infortuni e scarse prestazioni, Destro e compagni non sono riusciti a conseguire più di un successo in queste ultime gare disputate, a parte quello conquistato ai danni del Palermo al Dall’Ara. Dalla settima giornata a questa parte, sembrano avere perduto quello smalto che li ha contraddistinti a inizio stagione, permettendo loro di trionfare contro Crotone, Cagliari e Samp, e pareggiare con l’Inter. Certamente, l’intera tifoseria bolognese si sarebbe aspettata qualcosa di più anche nei match seguenti, i quali hanno invece dato il via al piccolo declino rossoblù; gli infortuni e le conseguenti assenze di pedine imprescindibili nello scacchiere di Donadoni hanno pesato come macigni sul rendimento degli undici scesi sul rettangolo verde, vedi Verdi (starà fuori probabilmente fino a gennaio), Donsah, Sadiq, Maietta, Helander e lo stesso Destro, tanto per riportare alcuni nomi. È inevitabile che la squadra risenta di queste mancanze che, alcune più alcune meno, sono le principali responsabili della discontinuità e della profonda difficoltà felsinea nel portare in cascina buoni risultati.                                                                                                                          

Analizzando il prossimo confronto che ci attende, è sufficiente dire che l’organico a disposizione di Oddo non sembra degno, a parte poche eccezioni, di calcare i campi del massimo campionato italiano, e il penultimo posto in graduatoria degli abruzzesi ne rappresenta una lampante conferma. I soli elementi temibili della consueta formazione titolare pescarese sono, a mio parere, Campagnaro e Memushaj (ricordiamo il filo da torcere che ha dato l’esterno albanese alla nostra difesa in occasione dei play-off di circa un anno e mezzo fa); avrei aggiunto anche Aquilani e Pepe, ma il centrocampista ex Roma è indisponibile per squalifica e il secondo è infortunato. Insomma, credo che i presupposti per battere i biancazzurri ci siano tutti. Ritengo che se i nostri scenderanno in campo col piglio giusto sapranno rendersi protagonisti di una lodevole prestazione; servirà soprattutto il miglior Destro, che ancora non abbiamo avuto modo di ammirare totalmente da quando il centravanti ascolano si trova sotto le Due Torri: è sull’attaccante scuola Inter, a quota quattro reti finora, che il Bfc ripone il massimo affidamento, trattandosi della migliore punta in casa Bologna. Il problema è che l’ex Milan e Roma non riesce sempre a ripagare la fiducia datagli da Donadoni, confermandosi indubbiamente il perno del nostro reparto avanzato ma incapace di comportarsi da cosiddetto “cannoniere di razza” come lo sono stati, prima di lui, Gilardino, Signori, Baggio e Di Vaio. Quando Mattia è in forma e segna, anche il resto del team funziona meglio. Dovrebbe però collaborare di più con i compagni e farsi trovare pronto sotto porta quando è necessario, senza apparire fiacco e svogliato come in svariate circostanze.                                                  

Mi auguro, dunque, di assistere a una buona partita domenica alle 15 in quel di Pescara, sperando che il Bologna sia intenzionato a dare battaglia alla formazione casalinga, aggiudicandosi tre punti che varrebbero oro. Forza ragazzi!