la voce del tifoso

16 volte Lucio

di Gionni Forlenza

Redazione TuttoBolognaWeb

Sulle note di caro amico ti scrivo, il Bologna si e' congedato dai tifosi con un 2-0 alla Roma. In un colpo solo i rossoblu trovano gol e vittoria che mancava in campionato dal 15 aprile contro il Verona sempre in casa e con l'identico punteggio. 11 lunghissime giornate per ridare una gioia ai tifosi che sabato in un migliaio si sono presentati a Casteldebole ad incitare e caricare una squadra che si stava un po' appiattendo, demoralizzando. Una Roma che ha preso subito in mano il pallino del gioco ed un Bologna che con 3-4 cambi funzionali rispetto alle prime 4 uscite stagionali, ha cercato di controllare e limitare i danni e di ripartire quando la Roma glielo ha concesso. 2-3 interventi importanti di Skorupski, hanno evitato di andare sotto mentre Falcinelli, dall'altra parte, si e' divorato un gol già fatto ciccando il pallone da pochi passi. Ci ha pensato poi Mattiello, qualche minuto più tardi, con un eurogol a far gioire per la prima volta in stagione i tifosi. L'ex Spal, non potendo più crossare perché chiuso, si e' leggermente accentrato e quando e' arrivato Perotti a contrastare e' riuscito a tirare prima di essere anticipato, facendo passare il pallone sotto le gambe dell'avversario e andando a terminare la sua corsa all'angolino sul secondo palo dove Olsen non poteva arrivarci. Tutto molto bello.

Nella storia dei giocatori del Bologna che hanno segnato, entrerà nella lista oltre a Mattiello anche Santander che ha di fatto, col 2-0, chiuso la partita. Ottimo l'assist di Falcinelli. Dicevo 16 volte caro amico ti scrivo; si perché come da copione, la splendida canzone di Lucio Dalla, parte solo quando il Bologna vince. Sarebbe bello poterla sentire per altre 16 volte da qui alla fine del campionato. Certo, non accadrà mai e poi mai, però pensare a Lucio nell'alto dei cieli ad ascoltare il suo pezzo dopo una vittoria del suo Bologna come quella di ieri è veramente paradisiaco. Magari, chissà, farla partire anche quando si pareggia sarebbe comunque da purgatorio, e in fondo e' solo una canzone che vuole riconsegnare 3-4 minuti di bolognesita' assoluta.