ex rossoblu

Bisoli: “Credetemi, vi innamorerete di Giaccherini”

L’attuale tecnico del Perugia Calcio, dopo la conferenza stampa di ieri pomeriggio di Giaccherini, parla apertamente del talento toscano. I due si erano incontrati nella stagione 2008-2009 in Lega Pro a Cesena. Ci fu subito feeling tra il...

Lorenzo Romandini

L'attuale tecnico del Perugia Calcio, dopo la conferenza stampa di ieri pomeriggio di Giaccherini, parla apertamente del talento toscano. I due si erano incontrati nella stagione 2008-2009 in Lega Pro a Cesena. Ci fu subito feeling tra il tecnico e l'esterno d'attacco.

Una curiosità emersa dalle parole dello stesso Bisoli è che fu lui a salvarlo dalla possibilità di una retrocessione professionale in un calcio minore: “Era fuori rosa al Cesena nell'anno in cui sono arrivato, ancora qualche settimana e Giaccherini sarebbe andato via - ha ammesso il tecnico del Perugia al Corriere di Bologna - io gli ho dato la possibilità di giocare”.

Fu un'annata piena di soddisfazioni per entrambi ma soprattutto per il Cesena che ritrovò la Serie B.

La stagione 2009-2010 doveva essere un'annata di transizione, l'obbiettivo era una salvezza tranquilla ma già dopo le prime giornate i romagnoli si trovavarono a lottare per i primi posti del campionato. Il 30 maggio 2010, nell'ultima giornata di campionato a Piacenza, il Cesena superò i locali per 1-0, e grazie alla concomitante sconfitta del Brescia a Padova, scavalcarono i lombardi portandosi al secondo posto della classifica finale. I romagnoli completarono così uno storico doppio salto con la promozione diretta in Serie A, ritornando per la quarta volta nella massima serie.

Ovviamente dice Bisoli: “Tutto ciò che ha fatto il giocatore, lo ha fatto lui, la stagione straordinaria con il Cesena, il passaggio alla Juventus, la maglia Azzurra, il merito è solo suo, io gli ho dato fiducia e ho creduto in lui”.

Nella conferenza stampa di ieri a Giaccherini, in riferimento ad un possibile cambio di modulo, era stata posta la domanda relativa al 4-3-3 che dovrebbe proporre Rossi: "L'attaccante esterno è il mio ruolo” - rispondeva l'attaccante - “io però sono a disposizione del Mister, mezzala, esterno, tutto per l'allenatore e il Bologna”.

La stessa domanda è stata posta anche all'allenatore del Perugia: “Lui è un esterno nel 4-3-3. In quella posizione è come il vento, non lo prende nessuno, soprattutto nel secondo tempo perché lui ha una grande qualità, quella di giocare dal primo all'ultimo minuto con la stessa intensità, gli altri caleranno mentre lui continuerà a correre”.

Bisoli si è detto molto perplesso che un giocatore con tali capacità fosse finito a un passo dal baratro, dover abbandonare la Lega Pro per un campionato inferiore. “Un giocatore come Giaccherini fuori rosa sono i misteri del calcio, l'importante è che sia finita come sia finita; mi mancava un giocatore proprio con le sue caratteristiche, chiesi a Campedelli di poterlo trattenere e da quel momento il ragazzo non si è più fermato”.

Dalle parole del tecnico emiliano sicuramente traspare una forte stima, elencando molte delle qualità che contraddistinguono il ragazzo; ha però anche evidenziato forse il suo più grande difetto, ovvero la paura di ricadere in quel baratro che lo stava per inghiottire 7 anni fa. “Una volta lo misi in panchina, temeva di rimanerci anche per le successive giornate, è un ragazzo che si abbatte con una certa facilità, sta all'allenatore cercare di stimolarlo il più possibile perché è un giocatore che da sempre tutto, sia in allenamento che la Domenica”.

Sappiamo come Bisoli straveda per lui ma lo stesso allenatore ha aggiunto che c'è un'altra persona che ha sempre avuto un occhio di riguardo per il giocatore: “Conte lo considera un giocatore davvero importante e che deve essere recuperato, ha fatto bene a tornare in Italia soprattutto nell'anno dell'Europeo e in una vetrina importante come Bologna, l'Inghilterra e gli infortuni sono alle spalle, ora deve pensare solo ai rossoblù”.

I tifosi del Bologna saranno orgogliosi di lui, si innamoreranno delle sue giocate e della sua voglia di lavorare a servizio della squadra; io l'ho tirato fuori dalle sabbie mobili ma tutto ciò che ha ottenuto è stato grazie alle sue forze e alla sua determinazione a non fermarsi mai”.