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ESCLUS. TBW – Guastella (Radio Bruno Toscana): “Vi spiego il miracolo Empoli”

Una sorpresa per tanti. L'Empoli di Giampaolo veniva accreditata come una delle papabili alla retrocessione, invece, i toscani, forti della loro programmazione e di scelte di mercato oculate, hanno costruito il loro piccolo miracolo sportivo....

Manuel Minguzzi

Guastella, ci spieghi la stagione strabiliante dell'Empoli: Giampaolo meglio di Sarri.

"Mi piace affrontare le storie legate al calcio, quindi se scopri che Giampaolo è amante della tattica calcistica, con Sarri che ai tempi di Sansovino andava a vedere i suoi allenamenti, forse possiamo farci un'idea del perché di questi risultati. L'Empoli ha continuato a lavorare alla sua maniera, senza stravolgimenti e con un progetto tecnico chiaro. Il passato delle persone non va dimenticato, anche perché Giampaolo era considerato uno dei migliori allenatori italiani, fino al punto che stava per andare alla Juve".

Ci saranno però delle differenze con la gestione Sarri.

"Giampaolo ha cercato di dare una mentalità più saggia, con Sarri si giocava sempre per vincere mentre invece ora in certi frangenti vige la regola 'si stringe i denti e si porta a casa il risultato' Ovvio, nessuno si aspettava 24 punti, ma i 19-20 per rimanere in media salvezza sì. E poi c'è un altro fatto".

Dica.

"A Empoli si lavora senza pressione e con serenità. Anche il presidente è sempre stato tranquillo".

Domani c'è Bologna-Empoli, due squadre in forma e con una posizione di classifica tranquilla. Potrebbe starci il pari?

"Considerando il momento di entrambe un pareggio in questa è fase importante, serve dare continuità ai risultati perché in primavera i punti saranno pesanti. Bisogna però dire che l'Empoli ha nel dna una certa mentalità: quella di andarsela a giocare sempre. Mi aspetto un Empoli che proverà a fare la partita, poi a un certo punto del match potrebbe prevalere il buon senso".

Saponara come sta? Ha qualche acciacco…

"Soffre di un principio di pubalgia, infatti Giampaolo lo sta dosando e solo contro il Carpi ha disputato tutta la partita. Saponara è in un buon momento, anche a livello mentale tant'è che gli riescono giocate difficili. Sicuramente domani ci sarà".

Ma in Toscana si pensa all'Europa o è vietato parlarne?

"Ora la squadra ha più punti rispetto a quella che nel 2006/2007 andò in Uefa. A fine stagione si sarebbe qualificata anche se non si fosse tenuto conto delle penalizzazioni inflitte a diverse squadre. Certo, non c'era la Juventus, ma la squadra fece un grande campionato. Ora è stato fatto un patto in società: tutti quelli con mercato, anche di fronte a offerte importanti, rimarranno. Non si parla di Europa, ma di ottenere il massimo risultato possibile, magari la parte sinistra della classifica, anche perché l'Empoli è quasi sempre retrocesso alla seconda stagione in A. E nessuno vuole ripetere un fatto simile".

Qui a Bologna invece i tifosi sognano con la nuova proprietà.

"Per me sarebbe normale vedere il Bologna lottare stabilmente per l'Europa, i cicli difficili arrivano per tutte le società e il rossoblù ne stanno uscendo. Quello che serve è la programmazione, andare per gradi senza frenesia. L'Italia deve ripartire da questo, ristrutturarsi sia a livello societario che di impianti, la Germania lo ha fatto e ora domina il calcio. Credo che occorra ripartire dalle basi anche qui".

Ci parli invece di Buchel, qui a Bologna non è stato confermato mentre a Empoli ha dimostrato di essere da Serie A.

"Gli addetti ai lavori di Empoli lo avevano osservato già due anni fa con il Lanciano, lo abbiamo seguito al Bologna e abbiamo notato la sua qualità. Speravamo arrivasse perché è il classico giocatore da Empoli. E' giovane, ha voglia di emergere e considerando anche lo spogliatoio ha trovato il modo di esprimere le sue qualità. E' partito in sordina, era indietro fisicamente e doveva integrarsi in spogliatoio e nei moduli tattici di Giampaolo, ora invece è titolare fisso. Poi qui c'è Maccarone, una guida per tutti i giovani dell'Empoli".