editoriale

Vietato pensare alla Juve, le gare da non sbagliare sono altre

Tutta Bologna aspetta con ansia la partitissima contro la Juventus, ma prima ci attende una delicata trasferta in quel di Udine. Massima attenzione quindi, queste sono le gare da non sbagliare assolutamente.

Matteo Ragazzi

Il calendario non aiuta. Intendo noi che giochiamo al fantacalcio, sia chiaro. Com'è possibile iniziare il giovedì sera per finire poi la domenica? Poi possiamo anche porci mille domande e altrettante risposte sul perché, in Italia, si fatichi sempre più a riempire degli stadi obsoleti, distrutti, scomodi e qualsiasi sinonimo vagamente negativo riguardante le nostre strutture. Parlando di Premier League, il punto focale secondo me è un altro: non tanto gli stadi di proprietà, nuovissimi e confortevoli, quanto il fatto che le pay-tv trasmettano solo il 50% dei match in programma. Questo significa incentivare una cultura sportiva, un senso di unità e appartenenza verso la propria città, i propri colori e la propria fede. E non voglio minimamente toccare il fattore economico poiché chi paga l'abbonamento a Sky contribuisce a formare quella torta golosissima di diritti tv, fondamentali per tutti i club d'Europa. Il colpo d'occhio è però unico, così come il sentimento che cresce dentro l'animo dei calciatori quando, girandosi, vedono lo stadio pieno.

Chiudo questo sfogo pensando non si tratti di un caso isolato, infatti tocca un problema serio e recente anche in casa rossoblù.

Un Bologna vittima della febbre “da Juve”, una malattia che impazza prepotentemente sotto le Due Torri con settimane di anticipo, esaurendo di fatto tutti i biglietti disponibili per venerdì 19.

Premessa doverosa: una vittoria contro la Juventus sarebbe impareggiabile, storica e una soddisfazione clamorosa anche per Saputo. Ma come per tutte le cose belle deve esserci un appunto: prima viene la trasferta ad Udine.

E' vietato pensare alla Juventus già adesso, sarebbe imperdonabile creare quel clima di attesa spasmodica, quel pensiero fisso in grado di deconcentrare un ambiente che fino ad oggi ha vissuto di momenti altalenanti. Attenzione al bianconero, ma quello friuliano. Parliamo di una trasferta tosta, contro una squadra ancora indecifrabile ma abbastanza solida ed esperta. Già, perché da un po' di tempo i Pozzo hanno deciso di investire pesantemente nel Watford, in Inghilterra, dove si fanno i soldi, quelli veri, “dimenticando” la propria creatura prediletta. Ammettiamolo: per un certo periodo ad Udine se la sono vista davvero brutta, non per niente il classico progetto giovani ha subito un brusco stop. Kuzmanovic, Lodi e Hallfredsson rappresentano innesti da salvezza tranquilla, ma con uno sguardo puntato al presente, al momento attuale. Non si può sbagliare, il messaggio è chiaro. Questo significa una squadra con probabilmente meno talento individuale rispetto agli anni passati, ma con un'età media più alta e una maggiore esperienza nei massimi campionati. Specialmente in casa, complice la costruzione del nuovo stadio, i friulani tenteranno di lasciarsi alle spalle un gruppetto pericoloso di inseguitrici. Ancora una volta, è obbligatorio sottolineare quanto sia fondamentale prendere parte a quella corsa riguardante quelle 10-12 squadre e per una volta cercare di rappresentare il punto di arrivo. Nessun dubbio riguardo il raggiungimento della salvezza, ma solo con tanta attenzione, partita dopo partita, possiamo sperare di toglierci tutte le soddisfazioni che aspettiamo da anni.

Sognare è lecito, ma realisticamente e con i piedi ben piantati a terra non dobbiamo mai dimenticarci dell'obiettivo primario di questa stagione, ossia il mantenimento della categoria. E la salvezza passa soltanto dalla consapevolezza di non poter sbagliare le partite che realmente faranno la differenza in ottica classifica, quindi quelle con Udinese e Palermo, piuttosto che quelle con Juventus e Inter. Anche perchè, fino a prova contraria, ogni vittoria vale ancora tre punti.

tutte le notizie di