editoriale

Una storia da scrivere tutti assieme: continua la crescita del marketing rossoblù

“Una storia da scrivere insieme”. Un titolo che sicuramente attira attenzione, un titolo che coinvolge, una campagna abbonamenti che sicuro proietterà su di sé l’interesse della gente. Se volevamo delle conferme in un certo...

Giacomo Bianchi

"Una storia da scrivere insieme". Un titolo che sicuramente attira attenzione, un titolo che coinvolge, una campagna abbonamenti che sicuro proietterà su di sé l'interesse della gente. Se volevamo delle conferme in un certo senso, le abbiamo avute, perché il Bologna continua la sua crescita in termini di marketing e di canalizzazione dell'interesse. È Merito della politica statunitense, merito di chi si intende di affari e merchandising, merito delle persone giuste che sanno come coinvolgere i tifosi e gli appassionati. Poi, probabilmente, la foto scelta dalla società per presentare la campagna abbonamenti, non frutterà di per se un numero elevato di nuove tessere, però è sicuramente un buon inizio. Per intenderci, un nuovo abbonato difficilmente farà questa scelta perché si è innamorato della bandiera che sostiene Destro e che vedremo già dai prossimi giorni su tutti i cartelloni pubblicitari di Bologna. Però ripeto, è un ottimo punto di partenza.

La locandina, per l'appunto. Studiata in ogni minimo dettaglio, in ogni piccolo particolare, con significati che possono essere interpretati ben oltre quella che è la semplice apparenza di uno sguardo fugace. Andiamo ad analizzarla. Destro al centro di tutti, ancora una volta a significare che il centro del progetto Bologna sia lui, che da lui dipendano le sorti della squadra e che sia lui il fulcro di tutto. Sguardo fiero, convinto, rivolto a chi guarda e che esprime convinzione e determinazione. Dimentichiamo le parole e le polemiche di fine campionato, i suoi presunti malumori e i suoi "mal di pancia". Destro rimarrà a Bologna, la Società già un anno fa lo ha investito della carica di "uomo immagine", ed è proprio da lui che si riparte. Mattia regge una bandiera, metà rossa e metà blu, ovviamente, che sventola sopra la testa dei giocatori. Bulgarelli e Schiavio occupano le due metà della bandiera, loro che bandiere vere lo sono state eccome negli anni passati. E sono li, nella posa classica nella quale li ricordiamo, con lo sguardo fisso ed esperto. Ed è come se dicessero: "Ci siamo anche noi, con voi. Ci siamo sempre stati e ora vi guardiamo dall'alto e tifiamo per voi. Noi la storia l'abbiamo già scritta, ora tocca a voi". Ai lati del "condottiero" Mattia, da una parte l'esperienza di Mirante e Gastaldello, altri due che hanno sposato la causa Bologna in tempi non sospetti ed offrono garanzie sotto ogni punto di vista. Balle quelle di Mirante da altre parti, Antonio rimarrà a Bologna, sarà ancora lui a difendere la porta dei rossoblu e sarà ancora lui a guidare la retroguardia di Donadoni. E poi Gastaldello: sarà suo compito "urlare" contro i compagni quando servirà ed incoraggiarli nei momenti di difficoltà. Sul lato opposto, la freschezza e la gioventù di due giocatori che hanno fatto un grande campionato nell'ultima stagione: Donsah e Masina, che vorranno ripetersi e attorno ai quali vengono cancellate tutte le trattative di mercato.

Freschezza ed esperienza, ai due lati dell'immagine, metafora della squadra che sarà: un misto di giovani ed esperti, dove tutti saranno però fondamentali. Si ripartirà dai "Magnifici 5", e sicuramente da tanti altri, ma intanto queste conferme sono importanti e danno alcune certezze attorno alla squadra. Ci saranno loro a guidare il Bologna della prossima stagione, e attorno a loro ci saranno i tifosi, coinvolti chiaramente nella foto, con l'immagine del Dall'Ara alle spalle dei protagonisti. Ci sarà il Dall'Ara dei fedelissimi e quello dei nuovi abbonati, di chi ogni anno avrà qualcosa da criticare alla squadra e di chi invece la difenderà a prescindere. Ci sarà il Dall'Ara dei giovani e degli anziani, delle donne e degli uomini, dei benestanti e di chi farà sacrifici per fare l'abbonamento. Ci sarà il Dall'Ara di tutti, sarà ancora una volta il Bologna di tutti.