editoriale

Senza fretta, si attende il nome che sblocchi il mercato

Tutti sognano e si aspettano un grande nome. Si parla di “top player”, di quel giocatore in grado di attirare l’attenzione dal punto di vista mediatico, ma anche (anzi, soprattutto) capace di permettere alla squadra di fare un...

Giacomo Bianchi

Tutti sognano e si aspettano un grande nome. Si parla di "top player", di quel giocatore in grado di attirare l'attenzione dal punto di vista mediatico, ma anche (anzi, soprattutto) capace di permettere alla squadra di fare un salto di qualità. Lo diciamo ormai da due settimane, da quella sera del ritorno tra i grandi: non c'è bisogno di affrettare i tempi e volere il famoso "tutto e subito". Bisogna fare le cose gradualmente, pensando ad una salvezza tranquilla la prossima stagione -con qualche soddisfazione ogni tanto-, per poi puntare ad una lenta scalata verso la zona nobile del calcio italiano. I presupposti per un futuro glorioso ci sono tutti, ma ogni cosa ha bisogno del suo tempo. Dicevamo del top player. Saputo ha fatto capire che vuole un giocatore giovane e in grado, col passare degli anni, di diventare un simbolo del Bologna. Insomma, un'operazione inversa rispetto alla tradizione rossoblù, che negli anni ha visto passare campioni in una fase critica della loro carriera, che qui si sono rigenerati ed hanno vissuto una seconda giovinezza come Baggio, Signori, Pagliuca, Di Vaio fino ad arrivare a Diamanti e Gilardino. Il chairman vorrebbe qualcosa di diverso, quindi penso si possa escludere l'idea-Pazzini, giocatore sicuramente valido ma che non prenderei alle cifre che sono circolate negli ultimi giorni. Chi invece può rientrare nell'identikit perfetto del giocatore indicato dal ricco proprietario canadese, è Fabio Borini, per il quale si tratterebbe di un ritorno a casa, elemento non da sottovalutare e decisamente importante nella scelta di un giocatore. Lo metto in cima alla lista dei desideri personali, molto di più di uno "esubero" proveniente da Milanello, altra voce circolata in questi giorni. Si è sentito addirittura parlare di El Shaarawy, ma penso sia una notizia da prendere assolutamente con le molle, per mille e più ragioni, una su tutte l'ottimo finale di stagione del giocatore e l'utilità che può avere con Mihajlovic in rossonero. Non disdegnerei Mattia Destro e nemmeno Niang, ma stiamo parlando di sogni, che solo Corvino potrà trasformare in realtà. Vero, la gente storce il naso perché il mercato non decolla, ma serve pazienza, molta pazienza. Non attacchiamoci al già citato "tutto e subito", visto che per le operazioni di mercato serve tempo e bisogna lavorare anche di nascosto; insomma, non mi meraviglierei se da un giorno all'altro venisse data per fatta una trattativa della quale in queste settimane non abbiamo minimamente sentito parlare. Non dimentichiamoci poi che Corvino è avvantaggiato nel fare mercato rispetto alla sessione invernale, per il semplice fatto che la squadra giocherà in serie A. Questo comporta che rifiuti per la discesa di categoria non ce ne saranno, e i vari Giovinco, Ilicic e Saponara, oggi, probabilmente terrebbero maggiormente i considerazione l'offerta rossoblù. C'è però bisogno di qualcosa in più, di qualcosa che permetta a chi viene cercato di accettare subito la proposta di Corvino: c'è bisogno che il mercato si sblocchi con un nome altisonante e di richiamo, che possa essere una garanzia anche per i successivi. Non è facile, per niente, e i "Sì" non si ottengono solo con le offerte milionarie che possono essere messe sul piatto. Serve anche del coraggio e della voglia di fare il primo passo da parte di qualcuno di importante, e dopo potrebbe essere davvero tutto più facile. Che bello poter fare questi discorsi, poter sognare gente che prima dello scorso ottobre potevamo vedere solo in televisione o in maglia rossoblù comprandoli alla PlayStation. Adesso tutto questo è realtà e, anche non dovesse realizzarsi, anche non dovesse arrivare nessun "top player", sfido chiunque a rimanere deluso di quello che Saputo e Corvino avranno fatto a fine agosto. È presto per parlare, ma quando chiuderà il mercato, andiamo a confrontare quello che sarà successo con i "colpi" degli scorsi anni di serie A. Scommetto già ora che potremo ritenerci soddisfatti.