editoriale

Rizzo e i portieri le note migliori di un Bologna in costruzione

Si è visto un Bologna davvero insufficiente ieri contro l’Al Ahli di Hebron, compagine rapida e volenterosa il cui valore reale è stato però certamente camuffato dalla prova opaca dei rossoblù. Ai punti...

Luca Lollini

Si è visto un Bologna davvero insufficiente ieri contro l’Al Ahli di Hebron, compagine rapida e volenterosa il cui valore reale è stato però certamente camuffato dalla prova opaca dei rossoblù. Ai punti l’avrebbe vinta la squadra palestinese, e invece, grazie a Mirante e Da Costa già in forma campionato, e a un tiro indovinato di Acquafresca, sono stati gli uomini di Rossi a spuntarla. Il Bologna ha fatto una gran fatica a contenere la verve dell’Al Ahli, prima squadra palestinese a sbarcare in Italia e sicuramente determinata a non sfigurare: pericolose le sue manovre di accentramento, con soprattutto Jaber vero e proprio peperino che ha dato vita a una sfida personale con Mirante. Tante le attenuanti per i rossoblù, principalmente i carichi pesanti di una settimana di lavoro e la temperatura elevata a cui si è giocato, e lanciare allarmi sarebbe poco sensato o peggio. La squadra è ancora in costruzione, e sia Rossi sia Corvino non possono che mostrare il cartello di “Lavori in corso” a chiunque muova critiche: sono loro i primi a saperlo.

È stato probabilmente l’attacco il reparto meno efficiente nell’arco dei novanta minuti, con pochi spunti degni di nota. Certo, più vivi sono sembrati Acquafresca e Mancosu, per quanto poco efficaci (gol di Robert a parte): sono loro due quelli con più chance di restare sotto le Due Torri, mentre le valigie di Cacia e Bianchi restano pronte. È palese, però, in attesa dello sbarco di Quintero, che prima Corvino porterà a Rossi una punta meglio sarà per tutti.

Intanto quelli che ha già portato li abbiamo visti un paio di volte, e qualche indicazione è possibile trarla. Prima di tutto, il problema del portiere avuto nelle ultime stagioni di Serie A (anche se, a onor del vero, dopo la cappellaccia di Bergamo Curci si era ripreso) quest’anno non dovremmo averlo. Al massimo, incredibilmente, potremmo avere il problema contrario. Sia Mirante sia Da Costa sono infatti due estremi difensori capaci e affidabili, l’hanno ampiamente dimostrato ieri pomeriggio salvando il risultato in sei occasioni. Troppo presto per giudicare Rossettini, che tuttavia ha già dimostrato di saper farsi sentire, qualcosa di interessante si è visto da parte di Crisetig. Novanta minuti ieri per lui, un ragazzo che pare sapere cosa sia il gioco di squadra. Buone cose potremmo vederle dal suo asse con Rizzo, giocatore che sia mercoledì sia sabato ha messo in mostra degli ottimi spunti. Ne parlano bene in tanti di lui, e in queste due uscite (per quanto poco probanti, sia chiaro) è apparso un giocatore dotato di un’ottima tecnica, in grado di districarsi in situazioni complicate e di rendersi, conseguentemente, parecchio pericoloso: mi sa che Corvino c’abbia preso.