editoriale

Questa immutabile incapacità di prendere decisioni

Dopo la partita contro il Palermo di domenica ero già sicuro che Delio Rossi venisse esonerato. 24 minuti di gioco e poi buio completo, tantissimi errori là davanti, le continue distrazioni e la solita incapacità di reagire erano tutti gli...

Lorenzo Romandini

Dopo la partita contro il Palermo di domenica ero già sicuro che Delio Rossi venisse esonerato.

24 minuti di gioco e poi buio completo, tantissimi errori là davanti, le continue distrazioni e la solita incapacità di reagire erano tutti gli ingredienti adatti, arrivati poi alla settima sconfitta in otto partite (non dimentichiamocelo, questo piccolo particolare), per esonerare un allenatore.

Lo stadio domenica sembrava prendere le veci della società con pesanti fischi contro il tecnico e un concerto composto da schiamazzi misti applausi rivolti, per la prima volta dall'inizio del campionato, alla squadra durante l'entrata nel tunnel.

Delio Rossi infatti intorno al tardo pomeriggio sembrava già essere lontano dai piani futuri in casa rossoblù.

Molto probabilmente ci saranno state tantissime telefonate da parte del Direttore Sportivo alla ricerca di un qualche sì da parte degli allenatori senza panchina.

Ovviamente dai vari Donadoni, Guidolin, Prandelli, Mazzarri ... la risposta che tornava al mittente era sempre le stessa: “contratto di 6 mesi più 1 o 2 anni di prolungamento in caso di salvezza”. Ora come ora ci sono pochissimi allenatori (Colomba o Papadopulo potrei ipotizzare) disposti ad assecondare una richiesta di soli sei mesi per la permanenza sulla panchina del Bologna, da fungere da mero traghettatore.

E quindi ci sarà stato un summit, un faccia a faccia all'interno del "Triumvirato" per fare un dietro-front su questa situazione.

Ovviamente qui si presentava una vecchia paura già vista nel dopo Lopez e con l'arrivo di Rossi, di prendere un allenatore che poi non sarebbe stato gradito ai molti per proseguire il progetto del Bologna “futuribile”. Avevano paura di doversi addossare lo stipendio di un altro allenatore, che poi non sarebbe stato il prototipo ideale per i successivi anni.

Quindi hanno deciso di sondare ancora meglio il terreno, di vagliare tutte le possibili opzioni senza prendere alcuna decisione e rimanendo in un limbo imbarazzante.

Per carità la decisione di prender tempo e di analizzare quale fosse il miglior profilo per iniziare un progetto per il futuro quindi anche con nomi importanti (finalmente) in primis fra tutti Montella o Prandelli, non era una scelta del tutto sbagliata.

L'errore vero della società non ricade in questo ma nel non esonerare Delio Rossi.

Il progetto che hai fino a qui portato avanti è ovviamente naufragato, con dei risultati ben lontani dalle aspettative che i molti tifosi compreso lo stesso Saputo, si auspicavano e comunque decidi di fare dietro-front, di richiamare il tecnico che avevi praticamente già messo alla porta e riportarlo sulla panchina per un'ultima partita. Questo errore è imperdonabile.

Ora come ora il mister è delegittimato, ora come ora la squadra, con il morale che tocca la suola degli scarpini, molto probabilmente non lo seguirà neanche più.

Si è creato un meccanismo molto pericoloso perché Rossi, è sì l'allenatore del Bologna ma, a mio avviso, neanche una vittoria contro il Carpi lo salverebbe.

La società doveva mettere la squadra, dopo la sconfitta di domenica, nelle mani dell'allenatore della Primavera, mister Colucci o dell'allenatore degli Allievi Nazionali, mister Magnani, come è stato fatto anche in precedenza.

Tenere Rossi anche per la sfida con il Carpi è stata davvero una mossa che non si spiega.

Almeno esonerandolo avremmo potuto ottenere una scossa, avremmo potuto avere nuove idee in panchina, avremmo avuto magari una reazione da parte della squadra.

Così invece è come se non fosse successo nulla, siamo ultimi in classifica, con soli 3 punti in 8 giornate collezionando 7 sconfitte ma l'allenatore rimane in panchina e i giocatori non vedono da parte della società delle "rappresaglie" e come è già successo anche in altre occasioni in casa Bologna, rimaniamo in un disastroso limbo di indecisioni.

A me fa paura proprio questo, nessuno che abbia detto nulla, nessuna nota sul sito ufficiale che addirittura dopo la sconfitta di Palermo e con una possibile retrocessione che si intravede con il binocolo, ha parlato del “Grande entusiasmo nel pre-partita di ieri al Bologna Fan Village” (quasi una presa in giro).

Io ho davvero paura per sabato; l'afflusso dei tifosi, dato il biglietto di 28,50€ (alzato perché considerata partita di cartello da parte del Carpi) non sarà così imponetene, giocheremo con una squadra che pur di non farci ottenere dei punti, piazzerà non un pullman ma un aereo davanti alla porta; è vero che parliamo comunque della difesa peggiore del campionato con 19 goal subiti, ma noi con la nostra media di 0,5 goal a partita non sembriamo così minacciosi.

Dovremmo puntare a mio avviso su un cambio di modulo, mettere una difesa a 3 con Gastaldello, Oikonomou e Rossettini(Ferrari), e mettere un centrocampo a 5 sicuramente più sostanzioso riproponendo Mbaye sulla fascia destra e provare esterno a sinistra Mounier. Tentare poi là davanti un coppia di attaccanti tra Mancosu, Destro e Brienza, magari puntando proprio sul giocatore cagliaritano, che contro il Carpi ha sempre fatto bene.

Soprattutto bisognerebbe puntare sulla voglia di rivalsa di questa squadra, sul fatto che vogliano tirarsi fuori da questa situazione, accompagnando anche Rossi ad uscita quantomeno dignitosa.

È il Carpi, non è la Juventus e non è l'Inter che comunque ci attende martedì, cerchiamo in tutti i modi di portare a casa dei punti o soprattutto di non regalarne altri ad una nostra diretta rivale per la salvezza.

Sempre e comunque Forza Bologna