editoriale

Peggior partita della stagione, ma il Bologna non è questo

Penso di avere visto il peggior Bologna della stagione. È un’idea puramente soggettiva, visto che, purtroppo, per fare questa scelta di “partite candidate” ce ne sono diverse, fin troppe. Si può prendere l’1-7 col Napoli che non...

Giacomo Bianchi

Penso di avere visto il peggior Bologna della stagione. È un'idea puramente soggettiva, visto che, purtroppo, per fare questa scelta di “partite candidate” ce ne sono diverse, fin troppe. Si può prendere l'1-7 col Napoli che non ci scorderemo facilmente, o la sconfitta in nove contro undici contro il Milan, o la gara persa ad Udine senza mai superare la metà campo o il 5-1 di Torino. Ma io “scelgo” questa: mai cattivi, mai aggressivi, mai dando la parvenza di potere in qualche modo mettere in difficoltà la Lazio. Il Bologna ha alzato bandiera bianca dopo il secondo goal subìto, è vero, ma nei settanta minuti precedenti non è stato mai in grado di fare qualcosa che potesse in qualche modo generare un plauso da chi guardava, né in fase offensiva, né in fase difensiva. L'unica occasione della partita è nata da un errore degli altri, e dietro si è sempre stati ad inseguire, sempre in ritardo, sempre a rincorrere. Non c'è stata cattiveria, i giocatori sono sembrati quasi rassegnati e nessuno di loro ha mai dato parvenza di volere dare una scossa alla partita. Nessuno, tranne Marios. Che forse ha sbagliato sul goal del raddoppio, che forse è stato folle quando ha tirato da quaranta metri, che forse ha sbagliato qualche lancio, ma è stato l'unico ad avere cattiveria, ad andare duro in contrasto, a farsi sentire, ad urlare qualcosa ai compagni. Ed un giocatore sui quattordici scesi in campo, è decisamente troppo poco.

Si può discutere sul cambio di modulo tanto osannato e ieri trovato, si può discutere sugli interpreti, si può discutere sulle scelte del mister (che analizzerò tra qualche riga...) e i tifosi si possono dividere sul chi dare la colpa, scegliendo se bersagliare più Donadoni, più i giocatori, oppure più Saputo e i dirigenti. Ma tutti questi mi sembrano discorsi molto fini a se stessi, discorsi che non risolvono i problemi che sta avendo questo Bologna, così spaesato e povero di idee, così poco intraprendente e spesso rassegnato. E veniamo alle scelte di Donadoni, alcune difficili da capire: Mbaye è stato uno dei migliori nelle ultime partite, ma ancora una volta gli si è preferito Krafth con pochi allenamenti nelle gambe, Donsah è stato panchinato per l'ennesima volta, così come Taider che, dopo il rientro dall'infortunio è passato anche lui dall'essere un centrocampista imprescindibile ad oggetto misterioso. Ma più che le scelte iniziali, la cosa che meno mi è piaciuta, è stata la lettura della partita: sotto di un goal e con la chiara sensazione che il Bologna non fosse pericoloso, il mister ha tolto Verdi ed inserito Destro, mostrando poco coraggio, e poca voglia di provarci. Paura di prendere una nuova imbarcata perché si rischiava di essere sbilanciati? Non lo so, ma sarebbe una cosa senza logica. Io sono dell'idea che perdere 0-1 o 0-4 non cambia nulla, soprattutto se in campo si vedono voglia di lottare e voglia di provarci, cose che non sono successe. E poi, dopo il secondo goal preso, gli altri due cambi, con Pulgar al posto di Viviani e con Krejci per dare un po' di spinta. Due cambi che non hanno per niente spostato quello che ormai era chiuso da un po'.

Non penso che Donadoni debba essere cacciato, né che abbia finito le motivazioni, ma per l'ennesima volta mi trovo a dire che secondo me anche lui, così come chi scende in campo, può dare qualcosa in più. Al termine della partita il mister ha anche detto: “La Lazio è forte e noi abbiamo dato tutto quello che avevamo”. Ecco, mi auguro che non sia così, e che sia un discorso frutto della giusta idea di difendere sempre lo spogliatoio nelle conferenze stampa scontate e ovvie che vengono fatte prima e dopo le partite. Perché se questo è il massimo che può fare il Bologna, per quanto la Lazio sia una grande squadra, non è per niente una bella notizia. Il Bologna è meglio di quanto stiamo vedendo, e DEVE fare meglio di quanto stia facendo. Datemi del pazzo, ma io ne rimango fortemente convinto.