editoriale

Non solo tattica ma anche alimentazione. Lega Calcio: un errore la partita sabato sera

Il calcio non è fatto solo di tattica, anche l'alimentazione ha una componente importante. Sabato Bologna-Empoli

Giacomo Bianchi

A distanza di due giorni, ancora ho in mente il terzo tempo di Rossettini e il suo svettare sopra tutti: che gioia, che emozione, che bellezza quel momento, che ha esaltato la squadra e la città intera e ha portato l'ennesima ondata di entusiasmo ad una squadra che sta avendo -da quando è arrivato Donadoni- la media punti di chi deve andare in Europa. Dei cambiamenti di Roberto Donadoni si è parlato tanto, così come del fatto che non abbia stravolto la squadra ma abbia apportato solo qualche modifica e che abbia impresso una nuova mentalità alla sua squadra. Ma lo staff di Donadoni è andato ancora più in profondità, ha cambiato i dettagli e i risultati si stanno vedendo; perchè nessuno sapeva che la rivoluzione invisibile di Donadoni ha colpito anche l'alimentazione dei giocatori: ieri mattina ho avuto il piacere di partecipare ad un convegno legato alla corretta alimentazione, e tra i relatori era presente anche Andrea Sighinolfi, nutrizionista del Bologna che, in risposta ad una specifica domanda sul diverso rendimento della squadra nelle ultime settimane, ha voluto sottolineare come effettivamente lo staff di Donadoni abbia voluto dei cambiamenti anche sulla nutrizione e sull'alimentazione dei giocatori. Se queste modifiche incidano poco o molto sull'andamento della squadra nelle ultime settimane, non si saprà mai, però è l'ennesima dimostrazione che i cambiamenti fatti in corsa dal mister stanno portando risultati veramente eccellenti.

Al di là della vittoria, che rimane la soddisfazione più grande della gara di sabato, mi ha fatto un gran piacere sapere che questa squadra può contare al cento per cento su un giocatore come Archimede Morleo, che si è dimostrato pronto nel momento del bisogno, lui che era all'esordio assoluto in questa stagione e non giocava dal playoff contro il Pescara. La scelta, irrevocabile, è che Adam Masina sia il titolare inamovibile di questa squadra, e Morleo il suo sostituto naturale. Ma a chi diceva che Morleo non è più un giocatore da serie A, che il Bologna deve intervenire sul mercato per prendere un sostituto all'altezza in quella posizione e che ormai è un giocatore finito, direi che il numero 3 rossoblù ha risposto alla grande. Altra cosa che mi ha fatto particolarmente piacere del suo rientro in campo, è stato il fatto di vederlo con la fascia al braccio: Morleo è il capitano della squadra anche se non gioca, ed è lui a doverla indossare quando scende in campo.

Il Bologna tornerà in campo sabato sera alle 20.45 contro l'Empoli. Nei prossimi giorni ci sarà modo di concentrarsi ampiamente sulla partita e sui temi ad essa legati, per un Bologna che dovrà giocare con il pensiero di ottenere il terzo risultato utile consecutivo e non fermare assolutamente la sua corsa, con il pensiero di trascorrere un Natale tranquillo. Ma per il momento mi vorrei soffermare sulla scelta della Lega in merito all'orario di questa partita: se si vuole che la gente torni a riempire gli stadi, queste non sono certo le decisioni migliori. Come non è la scelta migliore fare giocare Sassuolo- Torino alle 18 con il rischio nebbia, come non è la scelta migliore continuare con questo spezzatino ad orari sempre diversi. Non faccio questo discorso perchè la gara riguarda il Bologna, è più una riflessione generale: Bologna-Empoli non è (e non sarà mai) una partita di cartello, il freddo e l'orario non invoglieranno le persone ad andare al Dall'Ara e se ci uniamo anche le innumerevoli cene natalizie, ecco che veramente si rischia di toccare uno dei numeri più bassi della stagione in termini di presenze allo stadio. Ammiro e apprezzo la scelta del Bologna di agevolare le tariffe e cercare di riempire in quale modo il Dall'Ara, e mi auguro di essere smentito e che veramente il grande momento della squadra convinca tutti quanti ad andare a sostenere Destro e compagni sugli scomodi gradoni dello stadio. Ripeto, le mie considerazioni sono più a livello generale: servirebbe un po' di buon senso, servirebbe adattare le esigenze mediatiche anche alle condizioni climatiche e sociali di ogni domenica. Ma forse non è così importante.

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