editoriale

Mercato promosso, unica lacuna la mancanza di un degno vice-Destro

I soli Petkovic e Sadiq non bastano a coprire le spalle del centravanti ascolano di Alessandro Reni

Redazione TuttoBolognaWeb

Quello che si è concluso nella tarda serata di martedì è stato un mercato tutto sommato soddisfacente per la compagine felsinea: la maggior parte delle operazioni sono state fatte in uscita, al fine di sfoltire una rosa troppo ampia. Tanto di cappello a Bigon che, in un solo mese, è abilmente riuscito a portare a termine le cessioni di giocatori di cui nessuno finora era riuscito a liberarsi, Acquafresca in primis, e aggiudicandosi due giovani elementi quali l’ex Trapani Petkovic (classe ’94) e il talentuoso trequartista colombiano Valencia (classe ’98), prelevato dal Cortuluà. Sarebbe stato tutto perfetto se il ds padovano si fosse impegnato anche per portare a Casteldebole un adeguato sostituto di Destro, qualora l’attaccante marchigiano, data la fragilità fisica che lo ha sempre contraddistinto, dovesse infortunarsi nuovamente. La nota positiva, in tutta questa faccenda, è stata il ritorno al gol dello stesso Destro, che in occasione della partita disputata al Sant’Elia contro il Cagliari si è sbloccato a seguito di un digiuno durato ben tre mesi. Questa rete non è servita soltanto a risollevare il morale dell’ex Milan, ma anche a confermare che Mattia non è scomparso dai radar rossoblù come tanti, io stesso, avevano sostenuto. Ciò non toglie, però, che il rendimento di Destro sia piuttosto discontinuo, alternante prestazioni più o meno buone condite da qualche marcatura e altre del tutto insufficienti. Ecco perché l’arrivo di una punta di valore sarebbe servito come il pane, in un reparto avanzato che non assicura, almeno sulla carta, gol a volontà: è semplice rendersi conto di come Destro, in mancanza di Krejci e soprattutto di Verdi, fatichi a spedire il pallone in fondo al sacco.

Il problema è che se già il migliore elemento di cui il Bologna dispone in zona offensiva non rappresenta una garanzia, non vedo come Sadiq e Petkovic possano dimostrare di saper fare di più, essendo il primo vittima dell’ennesimo infortunio che lo ha colpito durante l’ultimo allenamento, mentre il ventitreenne croato risente di una condizione fisica non del tutto ottimale e non è quindi ancora pronto per essere impiegato. Oltre a questo aspetto, bisogna anche considerare che entrambi risultano ancora acerbi per lasciare il segno in massima serie, in quanto il bottino di Sadiq in Serie A ammonta a due reti, tra l’altro realizzate la scorsa stagione quando vestiva la maglia della Roma, mentre in cadetteria Petkovic non è mai arrivato in doppia cifra; mettiamoci anche il giovanissimo Okwonkwo che, malgrado pochi lampi in alcuni spezzoni di gara, ha ancora parecchio da migliorare. Dunque le premesse non sono certo incoraggianti.                                                                               

Alla squadra guidata da Donadoni sarebbe servito, ad esempio, un centravanti come Paloschi, che negli anni trascorsi al Chievo ha sempre messo in luce ottime qualità e segnato gol importanti per la causa clivense; vero che, dopo la deludente esperienza di sei mesi allo Swansea, non si sta riscattando all’Atalanta (otto presenze e nessuna rete in campionato), però avrebbe indubbiamente fatto comodo come alternativa, o supporto, di Destro. Sebbene il Bologna abbia raggiunto una tranquilla posizione in classifica e, grazie all’assoluta mediocrità delle inseguitrici possa già ritenersi salva, è preoccupante il fatto che, in compagnia di Destro, il miglior marcatore rossoblù sia Dzemaili, mediano di centrocampo. Questo particolare avrebbe dovuto far riflettere, e non poco, l’attuale uomo mercato del Bfc, a cui assegno un meritato 6,5 come giudizio, perché investire sui giovani è giusto in previsione futura, però quando si ha un attacco carente, intervenire in modo mirato acquistando calciatori di un determinato livello invece di puntare su scommesse sarebbe alquanto preferibile