editoriale

‘L’importante è partecipare’ lasciamolo agli altri

di Mario Giuliante

Redazione TuttoBolognaWeb

Non prendiamoci in giro, è tempo di rimboccarsi le maniche e tornare sulla retta via. Dopo il 6 a 0 del San Paolo contro il Napoli, il Bologna ha confermato uno smarrimento che francamente nessuno si aspettava. Ovviamente si sapeva che non sarebbe stata una partita facile giocare contro la seconda del campionato ma, prendendo anche spunto da quanto successe a Roma, l’idea di provare a giocarsela o almeno puntare ad una buona prestazione era l’obiettivo primario: purtroppo le cose sono andate diversamente, con una goleada inaspettata al cospetto di un Napoli che ha deciso di tirare i remi in barca anziché infierire ulteriormente sul proprio nemico. Dal San Paolo si torna sconfitti, feriti nell’orgoglio di aver perso quella voglia di continuare a giocarsi partita dopo partita fino alla fine del campionato. La cosa che risalta di più agli occhi è vedere il comportamento di giocatori che si sono sentiti già arrivati all’obiettivo salvezza e per questo demotivati e allo stesso tempo svogliati nel compiere il proprio dovere. Sono lontani i bei tempi dove leggere il nome Bologna dalla parte sinistra della classifica, con l’eventuale sogno Europa che cominciava a fare capolino nella testa dei tifosi, dava gusto e soddisfazione; adesso invece si suona un’altra musica, un po’ triste, che ricorda che solamente sette punti ti dividono dal terz’ultimo posto che rimane di proprietà del Frosinone solamente perché il Chievo ha deciso di farci un favore battendolo per 5 a 1.

Giustamente, è necessario fare i conti con le tante assenze che hanno sicuramente influenzato quest’ultima partita e quest’ultimo periodo di stagione come  Destro, Maietta, Gastaldello, Donsah…ma ciò non giustifica l’atteggiamento tenuto in campo: a Napoli, forse, il Bologna non è mai arrivato..si è fermato prima. Una battuta d’arresto questa, che deve far riflettere tutti a partire dalla società, passando per l’allenatore sino ad arrivare ai singoli giocatori: ognuno si prenda la sua dose di responsabilità, rifletta, metabolizzi e vada avanti..c’è una stagione da finire con la sicurezza di garantire la permanenza in serie A, scacciando eventuali fantasmi del passato. A quota 40 punti si è salvi: ci si prova direttamente domenica contro il Genoa in casa, oppure si allunga l’agonia conquistando tre punti nelle ultime tre partite? Per domani mister Donadoni recupera pezzi importanti sia in difesa con Gastaldello e Maietta, sia a centrocampo con Donsah. Evitiamo situazioni imbarazzanti presentandoci con Acquafresca titolare: Floccari è il vice Destro e fino a quando quest’ultimo non tornerà in campo (purtroppo i tempi di recupero per lui si sono ulteriormente allungati) sarà lui a ricoprire quel ruolo; proviamo a dare fiducia a Masina e Crisetig, il primo per un Constant non al meglio della condizione ed il secondo per un Taider ormai arrivato stremato. Infine ricordiamo a Giaccherini che all’Europeo andrà sicuramente, però un ultimo sforzo deve farlo per tornare a giocare come si deve: sembra difficile pensare che si sia scordato come si giochi a pallone. Al Dall’Ara domenica arriverà il Genoa di Gasperini che non ha nulla da perdere, non ha ambizioni di classifica, magari motivato nel fare risultato dopo l’ottima vittoria in casa contro l’Inter e soprattutto senza alcuna pressione, al contrario nostro: sarà una partita difficile.

La consapevolezza di tornare a fare una bella prestazione e tornare a segnare: ci si aspetta questo contro il Genoa, per mettere definitivamente una pietra sopra all’obiettivo stagionale chiamato salvezza. Bisogna allontanarsi per un attimo da tutto ciò che gravita attorno al Bologna partendo dai problemi societari interni (Corvino si Corvino no) sino ad arrivare alle ultime prestazioni deludenti: bisogna ritrovare la voglia di giocare e  di concludere bene un finale di stagione iniziato male e risollevato grazie a Donadoni ed alla sua capacità di ridare una identità ad una squadra smarrita: buttarsi via adesso sarebbe veramente stupido. L’uomo in più del Bologna deve tornare ad essere Donadoni: a lui il compito di far ritrovare la voglia ai ragazzi; ha vissuto tante volte situazioni di questo tipo..lui sa come si fa. Per il resto bisogna vincere, “l’importante è partecipare” lasciamolo al mondo dei detti sportivi: i progetti da pianificare per il futuro ed il prossimo mercato passano da queste ultime partite..rimaniamo concentrati.