editoriale

Lega, Tavecchio, Cassano e Spezia: il calderone è pieno

“Apriamo il nostro solito dibattito, chi vuol parlare?” “Scusi… posso dire una parola io?” “Ahh la nostra merdaccia! Venga venga Ragazzi, si accomodi. Finalmente ha trovato le parole, chissà quale...

Matteo Ragazzi

“Apriamo il nostro solito dibattito, chi vuol parlare?” “Scusi... posso dire una parola io?” “Ahh la nostra merdaccia! Venga venga Ragazzi, si accomodi. Finalmente ha trovato le parole, chissà quale profondo giudizio estitico avrà maturato in tutti questi anni, dica dica”. “Per me, la prima di Serie A all'estero, è una cagata pazzesca!” 92 minuti di applausi. Ricomponiamoci. Ci tenevo davvero a dire la mia su tale argomento: l'idea della Lega Calcio la trovo assolutamente imbarazzante. L'esportazione del marchio, in questo caso, non sarebbe la cura ideale per il nostro calcio. Deve essere chiaro a tutti: senza dei progetti seri, la situazione rimarrà stagnante ancora a lungo. Vivai, infrastrutture all'altezza, concedere più fiducia e minutaggio a chi davvero lo merita, senza essere schiavi di procuratori, agenti e compagnia pessima. Non avere paura di rischiare e fallire, in poche parole. Immaginate un Carpi-Sassuolo a New York, Shangai o Pechino, grasse risate. Finalmente posso parlare del Bologna. Anzi no, la situazione in realtà è sportivamente tragica. Bomber Tavecchio l'ha toccata piano: “Dobbiamo vietare gli striscioni dagli stadi”. Una gara a chi la spara più grossa. Al posto delle divise i tutù, le scarpe da calcio non servono più, meglio le mezzapunta. Basta stadio, la nuova frontiera del divertimento è andare a teatro. Il disco non cambia, c'è un problema? Meglio imboccare la strada più stretta, corta e radicale. Sarebbe come tagliarsi il braccio per rimediare ad una – dolorosa – ferita, eccessivo. Già gli stadi sono mezzi vuoti, giustamente bisogna incentivare i tifosi rimasti ad incollarsi al divano di casa, tv accesa, Sky calcio state of mind. Adesso basta, possiamo iniziare. Iniziamo forte, fortissimo, perchè Luca Marchetti ha aperto le porte a possibili scenari di calciomercato: Antonio Cassano a Bologna. Ovviamente, solo in caso di Serie A. “Maaaa nooooo”, “Torna a Bari”, “Feccia (censura)”; ne ho già letti fin troppi di commenti gratuiti e non credevo fosse possibile. In effetti Bologna pullula di fenomeni e calciatori dal talento purissimo (ironia). Fantantonio, chiaramente, non si è sempre comportato come il prototipo dell'atleta modello (guarda un po'), ma è senza dubbio uno di quei talenti in grado di trasformare il calcio in arte. Anzi vi dirò di più: in caso di Serie A, un plausibile attacco rossoblù potrebbe essere composto da Cassano-Pazzini/Borini. E' il 17 aprile, a settembre mi racconterete di quanto ho cannato. Altro giro, altra corsa. Il punto di penalizzazione è stato ufficialmente restituito, sospiro di sollievo. Aria pura che entra in circolo, uno stimolo per ri-cominciare la corsa promozione. Uno stimolo, perchè le dirette inseguitrice mordono i talloni, alitano sul collo, gufano come se non ci fosse un domani. Può sembrare strano, ma siamo ancora padroni del nostro destino. Un turno di campionato che, in caso di vittoria, potrebbe assolutamente favorire la truppa dell'Hombre Vertical: Frosinone a Livorno e Vicenza a Cittadella. Ergo, i tre punti in casa prendono la forma di un'oasi nel deserto, bisogna arrivarci senza farsi sopraffare dalle allucinazioni. Un passo alla volta, quindi, i ragazzi se la vedranno contro quello Spezia che nel girone d'andata ci fece sospirare: “Siamo belli, ma poco concreti”. Una squadra ostica in corsa per un posto playoff, una squadra capace di grandi imprese ed in egual misura di grandi vuoti. Il Dall'Ara deve tornare protagonista in questi ultimi quattro turni di campionato casalinghi, verosimilmente per centrare la promozione diretta serviranno altri 14 punti e arrivare a quota 72 points, il tetto più basso degli ultimi anni di Serie B. Lo dico per la prossimo volta: Tacopina poteva invitarci alla grigliata, così, per fare due balotte. #grigliAmo