editoriale

La difesa a tre mascherata

La grande intuizione di Donadoni è stata semplice: è bastato spostare Rossettini sulla destra, con compiti prettamente difensivi ed aggiungere Maietta al centro della difesa, permettendo così a Masina, sull’altro lato del campo, di poter...

Alberto Torreggiani

La grande intuizione di Donadoni è stata semplice: è bastato spostare Rossettini sulla destra, con compiti prettamente difensivi ed aggiungere Maietta al centro della difesa, permettendo così a Masina, sull'altro lato del campo, di poter sgroppare sulla fascia, per far girare la testa alle difese avversarie ed ottenere due vittorie fondamentali in chiave salvezza. Nelle ultime uscite, abbiamo ammirato un Adam molto propositivo, autore di belle giocate ed importanti assist, insomma possiamo tranquillamente definirlo un Adam Masina devastante. Non a caso in questo momento è aggregato alla Nazionale U21. Con Rossi, come terzino puro, soffriva di più, perché probabilmente la fase difensiva non è (ancora) il suo forte.

Queste che leggete sono le interpretazioni di un profano, quale ammetto di essere, ma anche solo osservando i numeri, a livello di prestazioni e risultati, fino ad ora né Masina, né Ferrari, né Mbaye e anche se per pochi minuti, nemmeno Krafth, hanno dimostrato di essere totalmente pronti per giocare nel ruolo di terzino, in una difesa a quattro in Serie A. Si perché il modo di giocare in questo ruolo cambia totalmente rispetto a quando davanti al portiere ci sono tre centrali: chi gioca sulla fascia in una difesa a quattro deve concentrarsi molto di più in fase difensiva e spesso rimane bloccato per non lasciare sguarnito il reparto.

Per come vedo io il calcio, ogni allenatore dovrebbe scegliere il modulo migliore, in base alle caratteristiche dei propri giocatori. Questo credo sia il vero “miracolo” di Donadoni: aver saputo cambiare, con una semplice mossa, l'intero sistema di gioco della squadra. Va detto, che sotto questo aspetto, Delio Rossi si è invece dimostrato poco abile e rimanendo troppo fermo sui suoi passi, si è di fatto tirato la zappa sui piedi.

Nelle settimane a venire, il grande lavoro di Donadoni dovrà essere proprio quello di cercare un'alternativa di gioco a destra, perché molto probabilmente, dopo le recenti prestazioni positive, Masina sarà marcato con più attenzione. Nelle ultime due giornate, abbiamo goduto di una sorta di effetto sorpresa, che a partire dal secondo tempo della gara casalinga contro l'Atalanta, ci ha permesso di superare le difese avversarie con le incursioni da sinistra e di arginare senza affanni gli attacchi avversari (zero goal subiti), grazie anche all'uomo in più al centro della difesa.

E' quindi bastato un solo tempo di gioco a Donadoni per cambiare qualche ingrediente della ricetta e tamponare le falle del sistema gioco di Rossi. Peccato perché alla fine il buon Delio è uscito di scena da signore e dispiace vederlo appiedato. Tant'è, ora abbiamo il nostro nuovo Mister e speriamo rimanga a lungo sotto le due torri, perché vorrebbe dire che nel frattempo le cose sono andate per il meglio.

Clamorosamente, a questo punto, oltre al giovane Krafth, con il cambio di modulo, potrebbe ritornare in voga anche il nome di Mbaye. Si perché, se si vuole essere pericolosi su entrambe le fasce, per dare un'alternativa di gioco anche a destra, Donadoni potrebbe riesumare il senegalese, molto più incisivo in fase di spinta, passando definitivamente al 3-5-2 o al 3-4-3. Come continuo a ripetere da inizio stagione, credo che la difesa a tre sia nel Dna di questa squadra.

Contro la Roma forse non avremo Destro, che sta tentando di recuperare, ma che va assolutamente preservato e fatto entrare solamente se c'è l'assoluta certezza di non incappare in una ricaduta. Anche perché in panchina scalpita Mancosu, che a Trapani ha fatto vedere buone doti da contropiedista e potrebbe tornare utile proprio contro la Roma, che esprime un gioco estremamente offensivo e che potrebbe soffrire le ripartenze.

Contro la Roma avremo un Dall'Ara tirato a lucido, con una buona presenza di pubblico e tanti riflettori addosso. Abbiamo un'altra settimana per lavorare, studiare l'avversario e preparare la partita, per capire come arginare il loro attacco e provare, anche se sarà molto dura, a non subire goal. Da lì, tutto quello che verrà di positivo, sarà ben accetto.

Certe partite, contro certe squadre, devono essere affrontate a viso aperto. Contro la Roma, a mio avviso, dovremo fare tutt'altro, perché loro negli spazi vanno a nozze. Per uscire indenni da quella che sarà una partita molto complicata, dovremo infatti chiudere tutti gli angolini di gioco e ripartire in velocità, sperando di bucarli e fare loro uno sgambetto, il che vorrebbe dire un trionfo per noi ed un passo falso per loro.

Il pronostico ci vede facili perdenti, ma niente è impossibile con questi ragazzi, forza Bologna!