editoriale

L’importanza del calendario in vista di un’altra partenza lenta

Lunedì sera verrà sorteggiato il calendario della prossima Serie A, uno snodo importante nel determinare l’esito della stagione di ogni squadra. La frase “tanto le dobbiamo affrontare tutte”, infatti, per quanto...

Luca Lollini

Lunedì sera verrà sorteggiato il calendario della prossima Serie A, uno snodo importante nel determinare l’esito della stagione di ogni squadra. La frase “tanto le dobbiamo affrontare tutte”, infatti, per quanto verissima è un commento assolutamente superficiale, che non tiene conto delle infinite variabili che costellano un campionato. Affrontare la squadra X in aprile può non essere la stessa cosa che affrontarla in febbraio, un discorso che vale anche per le squadre Y e Z: tale differenza porta a ottenere risultati diversi, e di conseguenza una classifica diversa a fine anno.

Ovviamente ad agosto è impossibile sapere quale sarà lo stato di forma delle avversarie nell’intero corso dell’anno, ed è quindi impraticabile lanciarsi in previsioni. Per il Bologna, tuttavia, si può provare ad abbozzarne una, molto semplice. Si avvia ormai a conclusione il ritiro di Castelrotto, quindici giorni duranti i quali Delio Rossi ha lavorato su una squadra ancora in fase di costruzione, una costruzione che purtroppo sta procedendo più a rilento di quanto pensassimo. Che sarebbe stato un mercato complesso lo si poteva immaginare, ma che a fine luglio un reparto fosse ancora completamente privo dei suoi titolari francamente no. Fanno fatica i rossoblù, le uscite viste sin qui lo dimostrano: ci vorrà del tempo per arrivare all’amalgama più funzionale. Una situazione già chiara dalla fine del passato campionato, quando tutti quanti sapevamo che l’organico avrebbe subito una rivoluzione, ma che diventa ancora più evidente in virtù dei tempi lunghi della rifondazione tecnica. Lo abbiamo poi già visto lo scorso anno, quando un Bologna completamente rinnovato ha impiegato parecchie partite per ingranare. Un Bologna che, oltretutto, a questo punto della preparazione poteva contare su buona parte dell’undici titolare.

Saremo, quindi, quasi certamente testimoni di un’altra partenza lenta in campionato, ed è meglio metterlo in conto fin da ora. Considerate le premesse, sarebbe sorprendente il contrario. Per questo motivo il sorteggio dell’Expo acquisisce un’importanza maggiore per il Bologna, e penso che, in tal senso, sarebbe meglio evitare dirette concorrenti per la salvezza nei primi turni. Affrontare formazioni di rango superiore, e trovarsi a faticare contro di esse, risulterebbe normale, mentre arrancare contro squadre con le quali ci si dovrebbe trovare a lottare per l’intero arco della stagione potrebbe inficiare negativamente lo stato d’animo di tutti.

È un ragionamento perdente? No, è un ragionamento pratico. Che verrà sicuramente smentito dalla partenza più a razzo in centosei anni di vita, e sarò ben felice di raccontarla.