editoriale

In bocca al lupo Mattia, serve un miracolo sportivo

Frattura per Destro: gli rimarranno solo 4 partite per convincere Conte e dare una mano al Bologna

Giacomo Bianchi

Non è stata tanto la sconfitta contro l'Inter, la notizia più preoccupante dopo la gara di S.Siro contro i neroazzurri, quanto il responso medico arrivato ieri pomeriggio: “Gli esami cui è stato sottoposto oggi Mattia Destro hanno evidenziato una frattura scomposta della falange prossimale del terzo dito del piede destro. Tempi di recupero previsti: 4-5 settimane. ”. Un mese di stop, dunque, che forse sarà qualcosa in più, visto che ci sono da considerare anche i tempi di riabilitazione, il rientro in campo graduale, il necessario gap fisico da colmare visto che Mattia dovrà rimanere a riposo forzato per un bel po' di giorni, e anche il fatto che, inevitabilmente, bisognerà essere sicuri al cento per cento sulle sue condizioni per evitare che ci possano essere ricadute. Insomma, dispiace dirlo e dispiace essere realisti, ma probabilmente, non vedremo Mattia Destro almeno fino alla metà di aprile, forse qualcosa in più. Gli rimarranno solamente quattro o cinque partite da giocare, e la cosa che più dispiace è una considerazione legata al sogno che Destro stava inseguendo, e che tutti i tifosi del Bologna stavano facendo insieme a lui: andare agli Europei, andare in Francia, convincere Antonio Conte di potere essere una delle soluzioni per la Nazionale azzurra.

E invece molto probabilmente non sarà così, a meno di un recupero lampo e di un finale di campionato mozzafiato del nostro numero 10. Di fatto ci si spera ancora, e se Destro riuscirà a farsi trovare nel migliore dei modi quando rientrerà, forse la fiamma della speranza tornerà ad ardere, visto che in questo momento si è inevitabilmente affievolita. Avrei voluto vedere Destro in azzurro. Confido vivamente che possa accadere un miracolo sportivo, e che per la spedizione francese possa partire anche lui: servirà una combinazione di diversi fattori, che vanno dal recupero lampo con l'aiuto dello staff medico del Bologna e quello dell'Isokinetic, passando per un lavoro di riabilitazione preciso e curato che lo rimetta in campo nelle condizioni migliori, finendo con il calo magari di qualche suo concorrente e con un termine di stagione da protagonista.

E con me, immagino ci siano anche tantissimi tifosi del Bologna che vorrebbero vedere Mattia in Nazionale: come sta accadendo con Giaccherini, come è accaduto nel recente passato con Diamanti, vedere un rossoblù che si veste di azzurro, porta a seguire la Nazionale con occhi diversi, con ancora più spirito di appartenenza: “Quello è uno dei nostri, in Nazionale ci siamo anche noi”, verrebbe quasi da dire. Accanto al discorso Nazionale, c'è poi da fare una considerazione sul presente del Bologna: sabato Floccari non è entrato in partita, si è visto poco e non ha certo fatto la miglior gara da quando è arrivato in rossoblù, ma non è stata solamente colpa sua, visto che la difesa dell'Inter è stata attenta e precisa per tutti i novanta minuti. Senza Destro, però, toccherà a lui guidare l'attacco rossoblù: mi fido di Donadoni, e mi fido di Floccari, che ha dimostrato di potere essere un uomo importante per il Bologna, ma allo stesso tempo sono convinto che mancherà tanto il numero 10. Destro è stato criticato per lo scarso rendimento in alcune partite, è stato accusato per la poca voglia, e diverse volte è stato anche preso come capro espiatorio dopo alcune sconfitte. Il Bologna adesso dovrà fare a meno di lui, e non sono convinto che tutto sarà più semplice, come qualcuno ha affermato in questi mesi. Lo vedremo, e nel frattempo servirà un grande Floccari, che è stato preso (anche) per questo. In bocca al lupo, Mattia!