editoriale

In attesa del nuovo ds, ecco cosa aspettarsi dal mercato estivo

di Alessandro Reni

Redazione TuttoBolognaWeb

Che le strade di Corvino e del Bologna siano destinate a separarsi è noto già da un paio di mesi, ma ora è il momento di interrogarsi su chi sarà il direttore sportivo rossoblù del prossimo futuro. I nomi certamente non mancano: a partire da Sabatini ed Osti per finire con Sensibile e Bigon. Le attenzioni, però, si concentrano soprattutto sull’attuale uomo mercato della Roma, in quanto risulta essere il candidato in cima alla lista per sostituire il salentino; gli ostacoli, però, sembrano essere rappresentati dalla poca volontà da parte della dirigenza giallorossa di privarsi di Sabatini. Si asserisce anche che il Bologna avrebbe già un accordo con lui, ma che l’ufficializzazione del suo arrivo ci sarà solo in seguito alla risoluzione del contratto di Corvino; a proposito, mi domando quanto dovremo attendere per la rescissione, dato che ormai la sua rottura con la società pare consolidata: chi vivrà vedrà. Mi auguro però di vedere la figura del nuovo direttore il prima possibile, perché in caso contrario il nostro mercato farà fatica a partire regolarmente (ne sappiamo già qualcosa: a causa della promozione in A lo scorso campionato alla finale dei play-off contro il Pescara, il Bologna ha dovuto approcciarsi alle trattative più tardi degli altri club). Quello di Sabatini costituisce senza alcun dubbio, tra gli altri citati, il nome più appetibile visto il suo soddisfacente curriculum: spero di vedere lui all’opera nella realizzazione della squadra che verrà.

Già, la squadra che verrà; anche questo è un tema su cui vorrei soffermarmi. La rosa di quest’anno non mi ha totalmente soddisfatto: gli unici acquisti degni di approvazione sono stati quelli di Mirante, Diawara, Giaccherini e Destro (da quest’ultimo mi sarei aspettato di più, infortunio a parte). I pochi punti fermi da cui ripartirei sono loro  (in particolare l’esterno toscano e il centrocampista guineano), aggiungendoci anche i soli Masina, Gastaldello, Rossettini e Donsah; per il resto, secondo il mio parere, la squadra deve essere rifondata. Brienza e Brighi, nonostante abbiano dimostrato di essere ancora in grado (specialmente il primo) di calcare i campi della Serie A e, in particolar modo, di fare da “chioccia” ai giovani, non li reputo indispensabili all’interno dell’organico del prossimo anno. Così come, del resto, il veterano Maietta, il giovane Pulgar, Floccari, Zuculini, Zuniga e Constant, per non parlare dei mai pervenuti Acquafresca e Mancosu (l’attaccante sardo non dovrebbe essere riscattato dal Carpi e di conseguenza farà ritorno sotto le Due Torri). Non mi dispiacerebbe, invece, rivedere in maglia felsinea durante il prossimo campionato anche Krafth, il quale ritengo abbia buonissime potenzialità, sempre che non venga frenato da altri infortuni, mi interesserebbe riammirare anche l’Mbaye dei momenti migliori, ma, per quanto mi riguarda, non rientra nell’elenco di coloro che considero fondamentali in vista della stagione successiva. Credo invece sia opportuno comprare anche una spalla a Destro o, perché no, qualcuno che giochi al posto suo e che possa assicurarci tante reti e vittorie: Gabbiadini sarebbe l’elemento migliore, anche se mi rendo conto che, ora come ora, la cifra che chiede il Napoli è a dir poco proibitiva e dubito che i partenopei vogliano lasciarlo partire. Detto ciò, indipendentemente da chi sarà il nuovo ds, mi aspetto grandi cose dal mercato estivo, e confido che le mie speranze vengano appagate nel migliore dei modi. Chissà che dagli Europei non emerga qualche prospetto interessante su cui poter fare un pensierino…