editoriale

Il meglio deve ancora venire (aspettando il calciomercato)

Parto a mio modo, essendo specializzato in lancio di hashtag assolutamente non virali, scaravento un #MaiUnaSofferenza come tema ufficiale insieme al più godurioso #conquistAtA. AncorA godo. Già, perché la (perenne) sofferenza...

Matteo Ragazzi

Parto a mio modo, essendo specializzato in lancio di hashtag assolutamente non virali, scaravento un #MaiUnaSofferenza come tema ufficiale insieme al più godurioso #conquistAtA. AncorA godo. Già, perché la (perenne) sofferenza patita durante questa stagione (magari solo questa stagione comunque, #MaiUnaSofferenza) ha amplificato fino all'infinito e oltre il senso di questo traguardo. Traguardo tagliato buttandosi con l'intero corpo oltre la linea dell'arrivo, stile tuffo della disperazione, con più speranze e cuore che forza fisica. E tanto basta, dopo 47 battiglie è stata vinta anche la guerra sportiva della Serie B. Una felicità spensierata, simile a quella che ci davano i Blink-182 con “All The Small Things”: urlare vocali e consonanti a caso, consapevoli di non conoscere mezza parola del testo, ma semplicemente contenti di continuare a farlo senza sapere dove si andrà finire. Questa è la mia attuale sensazione: si apre un nuovo capitolo di questo infinito romanzo, un libro con innumerevoli pagine bianche ancora da scrivere. Senza nozioni, conoscenze, ma conscienti che saranno gonfi di belle parole, di immagini magnifiche e nitide.

Ecco perché fatico a digerire le ultime voci, che sinceramente trovo destabilizzanti e premature. Un possibile ridimensionamento del ruolo di Pantaleo Corvino, con tanto di riflessioni sul suo operato, ha iniziato a serpeggiare nella giornata di ieri, riecheggiando poco a poco e trovando spazio in diversi canali di informazione. Una promozione che inevitabilmente porta anche la sua firma: Sansone e Da Costa si sono dimostrati a dir poco fondamentali, senza contare che pure Gastaldello e Krsticic, per quanto limitati da problemi fisici, hanno contribuito in maniera importante alla costruzione di questo sogno. Aggiungere pedine di livello senza stravolgere un sistema collaudato, un compito assolutamente non banale, considerando anche il poco tempo a disposizione dal suo insediamento. Più rispetto ed equilibrio nel giudicare un professionista che potrà imprimere il proprio pensiero calcistico effettivamente solo da questa estate: un conto è concludere e completare un lavoro altrui, un conto è avere libertà di cominciare il proprio ciclo da protagonisti. La base da cui partire non è da sottovalutare: in primis da quel Da Costa arrivato da underdog, ma lo stesso discorso vale per il monumetale Oikonomou e le sorprese rossoblù Masina e Ferrari. Non mi priverei per nulla al mondo di Francelino Matuzalem, così come anche Zuculini verrà confermato dopo le prestazioni da trascinatore. Qualche dubbio sul fronte offensivo: se Sansone ha mostrato a più riprese le proprie qualità, sicuramente verranno spese riflessioni sul poker delle meraviglie Acquafresca-Bianchi-Cacia-Mancosu. Se mai ce ne fosse stato bisogno, ecco una buona motivazione ai nomi spifferati in sede di calciomercato: il ritorno di fiamma per Ilicic, il sempre corteggiato Defrel, Borini e la coppia Cassano-Pazzini. Del tridente Borini-Cassano-Pazzini il sottoscritto ne parlò in tempi non sospetti, non intendo però prendermi meriti assolutamente inesistenti. Il motivo è semplice: nonostante l'ingente quantitò di cash ora a disposizione dei rossoblù, bisogna sempre e comunque investire con attenzione, spendendo in maniera ponderata. I profili di Pazzini e Cassano (rispettivamente in scadenza di contratto e svincolato) e Defrel (Cesena retrocesso e la situazione Parma da tenere in osservazione) assumono credibilità e concretezza proprio per questi motivi. Credo poco nello sbarco di Cassano sotto le Due Torri, mentre il primo colpo in canna potrebbe essere proprio l'attaccante attualmente in forza al club romagnolo e in comproprietà con i ducali: attenzione a piste poco pubblicizzate come quella che porterebbe a Gignac, anch'egli in scadenza di contratto, o al figliol prodigo Gaston Ramirez.

Ci aspettano tre mesi di novità e soddisfazioni, il meglio deve ancora venire.