editoriale

Il Bologna prende forma, mancano “solo” i gol

È più forte di lui: la lingua, Delio Rossi, non riesce proprio a tenerla a freno. “Faccio dei nomi a caso, tanto per intenderci”, aveva detto lunedì, nella conferenza stampa di inizio ritiro a Castelrotto, il...

Marco Francia

È più forte di lui: la lingua, Delio Rossi, non riesce proprio a tenerla a freno. “Faccio dei nomi a caso, tanto per intenderci”, aveva detto lunedì, nella conferenza stampa di inizio ritiro a Castelrotto, il mister riminese, subito dopo aver fatto – tra gli altri – il nome di Quintero, vero e proprio colpo di mercato messo a segno ieri da Pantaleo Corvino. “Entro sabato arrivano due o tre giocatori… tutti della Primavera”, aveva risposto poco dopo lo stesso Rossi, rispondendo alle insistenti domande di un tifoso non più giovanissimo, ma lo stesso curioso; e infatti, oltre a Quintero il ds salentino è a un passo dal chiudere anche per Duncan, ennesimo acquisto messo a segno sull’asse Bologna-Genova (sponda Samp). Insomma, Corvino e Rossi cooperano nella costruzione di un Bologna nuovo, ambizioso e giovane come mai (o quasi) in passato.

Alla faccia dell’immobilismo, con i due nuovi arrivi il numero degli acquisti da inizio mercato sale a 7. Una media di un nuovo giocatore ogni 5 giorni, fissando come inizio ufficioso del mercato il 10 giugno (il primo giorno da neopromossa del Bologna), tutti – fatta eccezione per il baby Diawara (che comunque ieri, nel primo test stagionale, mi è piaciuto) – per un campionato di Serie A in linea con gli obiettivi fissati dalla dirigenza. Il Bologna che Corvino sta plasmando è un mix di esperienza e gioventù, una creatura che pian piano prende forma ma ancora grezza, a cui manca quel che più di ogni cosa conta nel calcio per vincere: i gol. Si sa, l’attacco è il reparto più difficile da assemblare, per ragioni di costo e non solo: bisogna prendere i giocatori giusti per l’idea di gioco che l’allenatore ha in mente (con l’arrivo di Quintero il 4-3-1-2 sembra la prima scelta di Rossi), senza dimenticare la vitale necessità di buttarla dentro con continuità.

Nessuno dei centrocampisti attualmente in rosa – Quintero compreso – garantisce un numero di reti sufficiente alla causa rossoblù, ma la mediana pensata da Corvino ha le qualità giuste per proteggere una difesa che – specie sugli esterni – necessita ancora di un paio di ritocchi e per innescare un attacco ancora tutto da scoprire. Di nomi se ne fanno tanti, più o meno fantasiosi, ma per una squadra come quella messa insieme fin qui potrebbero essere perfette due punte rapide, più che fisiche, capaci di attaccare lo spazio e di sfruttare le verticalizzazioni che i vari Crisetig, Rizzo e Quintero hanno nel proprio DNA. La formula utilizzata quasi ossessivamente fin qui da Corvino, quella del prestito con obbligo (o diritto, nel caso di Quintero) di riscatto, sta permettendo al ds di Vernole di conservare risorse per il reparto che più ne abbisogna e che, negli ultimi anni, ci ha regalato le maggiori delusioni.

Di tempo a disposizione ce n’è eccome, proseguendo con lo stesso ritmo Corvino riuscirà a portare alla corte di Rossi quei 6-7 acquisti che servono per completare il primo, vero Bologna dell’era Saputo. Un Bologna di cui andare fieri, da ieri anche i più pessimisti non dovrebbero più avere alcun dubbio in merito.