editoriale

Giusta la sosta natalizia. Mercato: Ranocchia serve veramente?

Il calcio in Italia non è uno spettacolo come in Premier o come il basket negli Usa: giusto fermarsi. Capitolo mercato: Ranocchia uomo giusto?

Giacomo Bianchi

Gli amanti del pallone si accorgono che è Natale quando tutto si ferma e si interrompe: nessun anticipo, nessun posticipo, niente formazione da inserire al fantacalcio, nessuna notizia dal campo e giornali che si occupano prevalentemente di mercato con notizie più o meno vere. C'è qualcuno che si sente “perso” senza il suo passatempo preferito, che vorrebbe fosse costante e presente per tutti e i giorni dell'anno; e quindi, prima di parlare dei nostri amati rossoblù, vorrei concentrarmi solo per qualche riga sul fatto che la Serie A si fermi per le feste natalizie, con diversi che invidiano il boxing day inglese o il Christmas Game in NBA. Sono dell'idea che sia giusto fermarsi e interrompere il campionato, e non solo per dare “meritato” riposo ai giocatori: è giusto disintossicarsi un pochino, pensare ad altro per qualche giorno, godersi le giornate di festa ed evitare così arrabbiature e nervosismi anche nei giorni natalizi. Si è sempre fatto così in Italia, e diventa difficile, secondo me, cambiare la tradizione; il calcio da noi non viene visto come il basket negli Stati Uniti: non è uno show al quale assistere come andare al cinema, non è solo un passatempo. È una vera e propria passione, con i pro ed i contro che ci sono. Non sono convinto che proporre la continuità durante le vacanze, o introdurre il Christmas Game anche in Italia a livello calcistico, sarebbe un successo.

Sono stato felicemente sorpreso nel vedere come il Paladozza fosse pieno il giorno di Natale per la gara della Fortitudo: ma lo stadio è un'altra cosa, il calcio è vissuto diversamente, e sinceramente non penso si sarebbe ottenuto lo stesso risultato con il Bologna in campo. Sensazione, pura e semplice sensazione. Chissà, potrebbe essere un esperimento per futuro, ma per il momento, secondo me, il calcio di oggi non è ancora “pronto” per un evento del genere. Ma veniamo a parlare del Bologna: ieri i giocatori hanno ricominciato ad allenarsi in vista del 2016 e della gara contro il Milan. Saranno giorni di fatica e corsa, più che di tattica, per gli uomini di Donadoni, che dovranno riprendere la condizione migliore e faranno una mini-preparazione per cominciare al meglio l'anno nuovo. Sarà una gara molto complicata, quella contro il Milan del giorno dell'Epifania, ma ancora più importante sarà quella di domenica 10 contro il Chievo. È ancora prematuro proiettarsi già agli impegni della prossima settimana, ma se il Bologna riuscisse veramente ad ottenere due risultati positivi, il 2016 prenderebbe una piega positiva fin da principio, si finirebbe il girone di andata con il sorriso sulle labbra e si potrebbero aprire anche importanti scenari di mercato. Già, perchè lunedì prossimo comincerà anche il nostro mese preferito, e non è un segreto che Corvino abbia in mente di regalare un nome importante a Roberto Donadoni: non sappiamo se arriverà oppure no, ma se c'è da convincere un giocatore di livello, il modo migliore è quello di “offrire” una squadra che sta ottenendo risultati positivi e vive “tranquilla”. Corvino ha detto che non gli piace il mercato di gennaio perchè troppo lungo: però, se da un lato c'è l'idea che le voci possano destabilizzare i giocatori per diversi giorni, dall'altra parte ricordiamo anche quanto Corvino fece lo scorso anno. Una campagna acquisti tanto criticata e tanto messa in discussione, ma che contribuì decisamente al raggiungimento della promozione in serie A. E proprio per questo motivo, sono curioso di vedere quali saranno le strategie di mercato del Bologna: sogno Giuseppe Rossi, dico No a Nocerino, Sì a Rigoni e Jose Mauri e Ni a Ranocchia. Sono convinto che possa fare bene a Bologna, il difensore dell'Inter, ma potrebbe servire veramente? Vedremo, intanto aspettiamo il 4 gennaio. E aspettiamoci sorprese, da questo mercato rossoblù.