editoriale

Fortunatamente non siamo Destro-dipendenti

L’attaccante rossoblù alterna continuamente prestazioni positive a performance del tutto insufficienti di Alessandro Reni

Redazione TuttoBolognaWeb

"Tra i marcatori rossoblù risultano anche Taider, Verdi e Di Francesco. Meno male, mi viene da dire. Già, perché non me ne voglia il centravanti ascolano ma, secondo il mio parere, se dovessimo contare soltanto sulle sue reti, a quest’ora molto probabilmente non avremmo sei punti in classifica. In questi giorni il tema riguardante l’ex punta del Siena, girando tra vari forum gestiti dai tifosi e ascoltando alcune trasmissioni radiofoniche, è stato piuttosto caldo: tutto ciò perché pare che Mattia abbia rimediato un leggero stiramento durante il match disputato al Dall’Ara contro il Cagliari, che lo ha inevitabilmente portato a saltare l’ultimo allenamento sostenuto dal resto del gruppo.

"Sicuramente, in questo momento la condizione fisica non ancora ottimale di Destro sta incidendo parecchio sulla sua condotta, sia realizzativa che sul piano del gioco, però, secondo il mio modesto parere, alla luce della evidente saltuarietà riscontrata negli ultimi anni da parte del numero 10 petroniano, è chiaro che non ci si può aspettare da lui almeno una marcatura a partita. Non è un Di Vaio, un Baggio o un Signori, per intenderci. E, dal mio punto di vista, mai lo sarà. Certamente la sua fragilità fisica rappresenta un ulteriore punto a nostro svantaggio, a maggior ragione adesso che di alternative per quanto concerne il reparto avanzato felsineo non ce sono: Floccari è ancora alle prese con il recupero dall’infortunio che lo ha colpito nel corso della preparazione estiva, mentre il neo-arrivato Sadiq deve riprendersi dalla contusione alla caviglia, la quale lo ha colto in occasione dell’ultimo allenamento con la Roma.                                                                                             

"In ogni caso, vorrei precisare che il sottoscritto non ha nulla contro Destro e anzi, sono stato il primo a gioire per il suo magistrale gesto tecnico da cui è nata la rete del vantaggio rossoblù ai danni del Crotone; così come l’ho esaltato in seguito al confronto contro la squadra calabrese, allo stesso modo ho ritenuto totalmente scarsa e deludente, oltre che priva di animo e grinta, la sua prestazione contro il Torino (anche se in quella circostanza tutti gli undici in campo sono stati inguardabili). Sono rimasto leggermente più soddisfatto, invece, di come ha giocato la recente sfida col Cagliari: il marchigiano ha mostrato senza dubbio più voglia, anche se soltanto in un frangente ha creato grattacapi alla retroguardia sarda con una conclusione che ha impensierito Rafael, portandolo a compiere una straordinaria parata. L’intervento del portiere brasiliano è stato splendido, anche se, per me, con un pizzico di potenza in più quel pallone si sarebbe insaccato in fondo alla rete. Comunque, un unico tiro nello specchio della porta non è affatto un buon segnale per un attaccante, specialmente se quest’ultimo viene considerato al centro del progetto (perché Destro, sulla carta, è la migliore punta in casa Bologna). Per concludere, io reputo Mattia un calciatore di grande qualità e talento, ma mi sembra abbastanza fuori luogo elevarlo all’onorevole rango di “top player” come molti, erroneamente, lo dipingono. Come, se ben ricordate, ho scritto in uno dei miei editoriali precedenti, Destro è un giocatore molto utile all’interno di un organico come quello del Bfc, ma non fondamentale, in quanto non sufficientemente concreto e, soprattutto, costante. Io credo che al Bologna servirebbero punte alla Belotti o alla Gabbiadini, che con la loro duttilità e bravura sotto porta farebbero le fortune di ogni team. Mi sento, ad ogni modo, di augurare a Destro il meglio possibile e di avere una carriera dignitosa (se la merita tutta), ma in particolare mi auspico che sappia smentirmi, trascinandoci e segnando gol a palate, arrivando(perché no?) anche in doppia cifra come quando ha indossato le casacche di Siena e Roma.