editoriale

Finalmente un mercato di livello, peccato per le mancate cessioni

Alla fine l’ultimo giorno di mercato rossoblù non ha regalato troppe sorprese. Sono arrivati Gastaldello e Krsticic come era già stato annunciato e non c’è stato il colpo di scena finale, ma poco male. Dopo anni,...

Giacomo Bianchi

Alla fine l'ultimo giorno di mercato rossoblù non ha regalato troppe sorprese. Sono arrivati Gastaldello e Krsticic come era già stato annunciato e non c'è stato il colpo di scena finale, ma poco male. Dopo anni, finalmente, abbiamo rivisto un Bologna attivo, che è stato protagonista in questo mese di trattative, che ha fatto sicuramente il miglior mercato della serie B e che si è mosso molto meglio anche di diverse società della massima serie. Non è mai bello guardare cosa fanno gli altri, ed è sempre meglio concentrarsi sul proprio orticello, ma questo mese ha ridato a tutti l'orgoglio di sentirsi nuovamente protagonisti.Corvino si è mosso bene, ha preso giocatori funzionali alla rosa e adesso starà a mister Lopez l'arduo compito di creare un nuovo amalgama e un nuovo equilibrio all'interno della squadra. Già sabato si è visto che Mancosu e Mbaye avranno bisogno di tempo per ambientarsi, ma penso che sia normale: in neanche una settimana di allenamenti, diventa difficile trovare il giusto feeling con i nuovi compagni, soprattutto per una punta. Concentrandosi sugli ultimi due arrivati, invece, sarà interessante scoprire come il mister deciderà di gestire il loro impiego; Gastaldello è un giocatore di esperienza e qualità, e difficilmente è venuto a Bologna con il pensiero di essere un rimpiazzo. Allo stesso tempo, però, Maietta e Oikonomou stanno dando garanzie importanti al reparto arretrato e non sarà facile lasciare a sedere uno dei due. Saranno gli avvenimenti e l'evolversi del campionato, assieme agli allenamenti della settimana, a decidere quale sarà la coppia centrale difensiva da qui al termine della stagione; sono dell'idea, però, che con il passare del tempo, l'ex doriano possa avere la meglio sul giovane greco.Stesso discorso va fatto per il centrocampo, dove l'arrivo di Krsticic sembrava potesse essere accompagnato dalla partenza di qualcuno. Adesso saranno in sette a giocarsi tre maglie da titolare, fermo restando che Matuzalem e Zuculini dovrebbero essere inamovibili. Poi ci sono Buchel, Bessa, Casarini, Krsticic ed anche Laribi, nel caso si decidesse di spostare Sansone sulla trequarti. Insomma, i problemi di panchina che Lopez aveva ad inizio anno, sicuramente non ci sono più. Dovrà essere bravo il tecnico a gestire una rosa numerosa, fatta di giocatori che altrove -con meno concorrenza- giocherebbero titolari senza problemi. La stagione è lunga e ci sarà bisogno di tutti: questo Lopez lo avrà sicuramente detto nello spogliatoio, e non gli si può certo dare torto. Ognuno dovrà essere bravo a fare quello che chiede il mister, siano i novanta minuti o lo scampolo di partita nel finale. Fino a questo momento, la squadra ha dimostrato di essere unita e di lavorare per un progetto comune; adesso gli equilibri inevitabilmente cambieranno, ma starà ai giocatori dimostrarsi maturi e calarsi -nel caso ce ne sia bisogno- in un ruolo diverso da quello che hanno ricoperto fino ad ora.Sul capitolo cessioni, invece, non ci sono state le novità che ci saremmo aspettati. E così, Garics è rimasto e farà la panchina per il resto della stagione perdendo quasi definitivamente la nazionale, Acquafresca e Pazienza hanno rifiutato proposte da tante squadre di serie A non si capisce bene per quale motivo tecnico (dal punto di vista economico, invece, tutto è chiarissimo) e non è stato possibile trovare una soluzione che accontentasse Abero, Radakovic e Troianiello. Questi giocatori rimarranno a Bologna, continueranno a non vedere il campo e ad essere emarginati dalle scelte di Lopez; nessuna responsabilità sul campo, stipendio sicuro e città accogliente, viene anche difficile biasimarli.Al di là delle difficoltà che Corvino ha avuto nel vendere- concetto ribadito dallo stesso Direttore poche settimane fa- il mercato rossoblù è stato decisamente positivo, ed è stato fatto con un unico obiettivo, la promozione diretta in serie A. La società si è mossa bene e ha allestito una rosa che, almeno sulla carta, non è seconda a nessun'altra in cadetteria: lo si dimostri in questi mesi che mancano alla fine del campionato. L'obiettivo è uno solo, e i presupposti ci sono tutti: #conquistiamolA.