editoriale

Ecco i motivi per cui puntare su Osvaldo! Blindare Oikonomou per non ricadere in errori passati

Amo tantissimo il periodo relativo al calciomercato, non solamente per il valore emotivo e le aspettative che crea, ma soprattutto per i commenti rilasciati dai tifosi sui social network. Nemmeno il tempo di preparare i pop corn che le sentenze...

Matteo Ragazzi

Amo tantissimo il periodo relativo al calciomercato, non solamente per il valore emotivo e le aspettative che crea, ma soprattutto per i commenti rilasciati dai tifosi sui social network. Nemmeno il tempo di preparare i pop corn che le sentenze lanciate dai vari followers impazzano sul web: “E' tristo che puzza”; “E' sempre rotto (un must)”; “Costa troppo”; “Ha l'ebola”; “La moglie è brutta che piega” e chi più ne ha più ne metta. Troppi nomi non vanno bene, l'immobilismo neanche. Fiducia a Corvino, che ha sempre dimostrato coi fatti di saper interpretare da protagonista la parte del leone in sede di calciomercato e una spiccata capacità nello scovare giovani talenti. Chiedere alla Fiorentina: i viola vivono ancora di rendita grazie al lavoro svolto dall'attuale dirigente rossoblù (Babacar e Bernardeschi, giusto per fare due nomi). Calma e gesso, i colpi arriveranno. E soprattutto diversi di loro arriveranno a fari spenti, tramite trattative lampo stile Rizzo.

Sotto questo punto di vista, di Pablo Daniel Osvaldo si è parlato, si parla e si parlerà. E' un nome che inevitabilmente fa discutere: talento purissimo, testa calda. Un riassunto velocissimo del tifoso-pensiero riguardante le attitudini dell'ex Roma. Il nativo di Lanus è da sempre un pupillo di Corvino (aspetto da non sottovalutare) che lo portò alla Fiorentina nel 2007, puntando in maniera decisa sulle qualità dell'italo-argentino. In spiccioli: perchè puntare nuovamente su Osvaldo? Punto primo, l'ex Southampton, se accompagnato da una discreta continuità a livello di minutaggio, è un attaccante che garantisce assolutamente la doppia cifra. Mica male, insomma. Durante il biennio capitolino gonfiò la rete 11 volte in 26 partite il primo anno, migliorando il suo score la stagione successiva con un bottino di 16 reti in 29 partite. Una punta nel giro della nazionale azzurra, un ulteriore modo per sottolineare lo spessore tecnico del calciatore. Punto secondo, ma altrettanto fondamentale, l'aspetto economico. La rescissione con la società inglese permette di ridurre notevolmente l'esborso necessario per assicurarsi le pretazioni di “Simba”. L'ingaggio è sicuramente importante: oltre il milione il suo compenso annuale ai Saints, addirittura due netti durante la mezza stagione interista. Bisogna però specificare che per ogni attaccante che, sulla carta, sia capace di garantire la doppia cifra ci sarà sempre il nodo ingaggio. E se addirittura Okaka spara altissimo – mai in doppia cifra tra Serie A e B – appare logico puntare su qualcuno in grado di assicurare l'apporto realizzativo minimo per non sprofondare. Terzo punto, forse sottovalutato, la presenza di Zuculini. L'amico/sosia di Osvaldo potrebbe contagiare positivamente la seconda avventura rossoblù della punta. Pablo si troverebbe nella posizione favorele di leader tecnico di una squadra ambiziosa, e chissà che il buon esempio mostrato dentro e fuori dal campo da Zucu non possa aiutarlo in un eventuale processo di integrazione all'interno dello spogliatoio.

Chiudo l'editoriale con una considerazione legata alla vicenda Oikonomou. “Ringrazio Guaraldi e il cda per aver creduto nel nostro gruppo e vi promettiamo di informarvi in modo trasparente”, queste le parole di Saputo durante il taglio del nastro del nuovo Bologna nordamericano. Trasparenza: concetto fondamentale dopo gli anni neri guaraldiani, segnati da balle clamorose e dichiarazioni sanguinose dal punto di vista comunicativo. Proprio per questo, se Corvino afferma pubblicamente l'importanza di Marios e la volontà di valorizzare il talento del difensore greco, forse dice la verità, consapevole che un autogol comunicativo così clamoroso richiamerebbe alla mente dei tifosi proprio le bugie della passata proprietà e delle stagioni antecedenti. Oikonomou come simbolo, il greco rappresenta a tutti gli effetti la svolta intrapresa dall'attuale società. Massima fiducia quindi, sperando che le parole siano seguite in maniera logica dai fatti. #SaveOikonomou