editoriale

E’ presto per i processi: obiettivo terzo posto

~~Per dovere di cronaca dobbiamo ricordare che la matematica ci permette ancora di sognare il secondo posto, anche se le possibilità di raggiungerlo sono ridotte al lumicino. Comunque sempre forza Crotone e forza Livorno. Peccato,...

Redazione TuttoBolognaWeb

~~Per dovere di cronaca dobbiamo ricordare che la matematica ci permette ancora di sognare il secondo posto, anche se le possibilità di raggiungerlo sono ridotte al lumicino. Comunque sempre forza Crotone e forza Livorno.

Peccato, perché se l'eterna promessa Acquafresca avesse buttato dentro quel maledetto pallone dagli undici metri, si poteva clamorosamente ancora sperare. Peccato, perché quest'anno abbiamo avuto di fronte decine di “sliding doors”, abbiamo perso troppe occasioni e ora non possiamo veramente più sbagliare un colpo.

Prima di pensare ai play-off, si dovrà cercare di conquistare il terzo posto, facendo almeno un punto in più del Vicenza. Sarebbe fondamentale arrivare terzi, poiché in caso di parità passeranno le squadre meglio classificate in campionato, con il vantaggio di giocare tutte le partite di ritorno in casa, di fronte al proprio pubblico.

Le prossime due partite dovranno servire a Delio Rossi per conoscere meglio i suoi giocatori ed alla squadra per comprendere maggiormente i dettami del nuovo tecnico. Il lavoro da fare è tanto e non c'è molto tempo. Si lavora sul sistema di gioco, che pian piano si discosterà sempre più da quello di sabato scorso, che per forza di cose si rifaceva alla filosofia di calcio di Lopez, per trasformarsi gradualmente nella creatura del nuovo mister. Si dovrà lavorare principalmente sull'attacco, perché finora è questo il settore dove il Bologna ha latitato maggiormente (lo dicono i numeri).

D'ora in poi ciò che conta saranno solo i risultati. Sì perché tra un po' di tempo nessuno si ricorderà delle prestazioni, sia in caso di A, sia in caso di permanenza in B. Vogliamo vincere e vogliamo la promozione e basta. Sarà difficile perché avremo tutti contro: ci chiamiamo Bologna e gli avversari ci vedranno come il nemico perfetto. Ma a questo ormai dovremmo essere abituati, visto che dall'inizio del campionato, contro di noi mettono in campo anche le budella. Siamo tecnicamente più forti? Magari sì, ma purtroppo questa superiorità tecnica ora non conta quasi nulla, mi ripeto e sottolineo: importa solo il risultato. Dovremo imparare ad essere cinici e a giocare sui palloni sporchi, trasformando in oro tutto quello che ci sarà concesso.

Ora non voglio assolutamente approfondire l'argomento, perché non conosco i dettagli della situazione, ma vorrei ricordare che noi siamo i rossoblu, non i rossi contro i blu e che qualunque sia la motivazione di fondo, non possiamo permetterci di litigare gli uni contro gli altri. E non mi riferisco alla rissa di sabato scorso all'interno della curva, che peraltro ritengo un episodio negativo ma anomalo, nel senso che non credo si ripeterà. Più in generale, è dal dopo Guaraldi che un germe si è insinuato all'interno del mondo-Bologna, il germe della discordia. Nonostante sia finalmente arrivata una proprietà seria ed ambiziosa, sotto i portici aleggiano ancora gli scheletri di un recente passato. Scorie di retrocessione e di mancato (per un soffio) fallimento. Zanettiani vs tacopiniani, fuschiani vs corviniani, lopeziani vs detrattori di Lopez: tutto questo fa male al Bologna (lo allontana dalla Serie A) e tutti i nostri sforzi da qui alla fine dovrebbero concentrarsi nel ricucire questo strappo, per combattere questo germe e per ritrovare l'unità, unica strada possibile per vedere realizzati i nostri sogni.

Pensiamo a Saputo, cosa dovrebbe pensare? Difficilmente può comprendere. Ha messo sul piatto decine di milioni di euro, poi dal Canada potrebbe vedere e sentire certe cose. L'attuale proprietario del club andrebbe coccolato e venerato, mentre qui si continua a criticare Corvino (una sua scelta), come se ci potessimo permettere, come ai tempi di Zanzi e Guaraldi, di muovere qualsiasi tipo di critica all'attuale società. Se il prossimo anno non giocheremo il derby con il Parma è solamente perché siamo stati salvati dal nostro charman canadese, ricordiamolo sempre. Dovremo solo ringraziare e attendere fiduciosi un futuro più roseo, invece qualcuno da troppo tempo si permette di alzare polveroni e fare processi prematuri.

Bona lè (come si dice qui da noi), pensiamo al nostro povero Bologna, che deve andare in serie A, restiamo uniti e proviamo a non perdere questo treno, che ripasserà solo tra un lunghissimo anno. Pensiamo a fare bene queste ultime partite e se proprio dovremo processare eventuali colpevoli, avremo un'intera estate a disposizione.