editoriale

E’ il Bologna la favorita dei playoff

Bisogna dimenticare tutto quello che è successo fino a questo momento, per ripartire e guardare solamente avanti. I playoff sono qualcosa di diverso, qualcosa che il più delle volte va oltre la tattica, la tecnica e la rosa di una...

Giacomo Bianchi

Bisogna dimenticare tutto quello che è successo fino a questo momento, per ripartire e guardare solamente avanti. I playoff sono qualcosa di diverso, qualcosa che il più delle volte va oltre la tattica, la tecnica e la rosa di una squadra. Perchè ai playoff serve altro: serve agonismo, serve voglia di sacrificarsi, voglia di lottare e andare oltre i limiti fisici e la stanchezza che avranno la meglio -inevitabilmente- sulle squadre dopo nove mesi e quarantadue partite di campionato. Che playoff saranno? Indecifrabili è l'aggettivo più opportuno, visto che ci saranno squadre di ogni genere: una neopromossa che ha fatto un campionato veramente di livello -il Perugia-, alcune squadre abituate di categoria come Pescara e La Spezia, una squadra che è arrivata all'appuntamento con il fiato sul collo come l'Avellino e una squadra che ha fatto paura per larghi tratti del campionato ma che ha finito in calando come il Vicenza.E poi c'è il Bologna: la squadra da battere, la squadra più ricca e sulla carta più forte, a dire di tutti. Quella che, dopo un positivissimo girone di andata, si è rinforzata ulteriormente nel mercato di gennaio e che sembrava scontato ammazzasse il campionato. E invece qualcosa non è andato, ma non è il momento di ripensare a quello che è successo negli ultimi mesi. Bisogna cancellare anche questo, non ripensare alle sconfitte di Avellino, Vicenza e Perugia, e neanche agli scialbi pareggi contro Pescara, Avellino e La Spezia. Serve solo guardare avanti, facendo tesoro delle gare già giocate contro le avversarie che ci troveremo di fronte, ma allo stesso tempo dimenticando le delusioni che hanno accompagnato queste partite. I rossoblù si presenteranno all'appuntamento da quarti classificati, dopo avere sprecato l'occasione sia di arrivare secondi che quella di arrivare terzi.Sento in giro che c'è chi pensa già alla finale, magari contro un Perugia che batterà il Vicenza. Calma, prima bisogna giocare e superare la semifinale e bisogna fare un passo alla volta. Bisogna ricostruire questo edificio che si chiama serie A mattoncino dopo mattoncino, consci del fatto che sarà molto più complicato di quello che ci si aspetta. Il materiale è di prima qualità, ma qualcosa non è andato in fase di costruzione: si sono create delle solide fondamenta in luglio, si è proceduti spediti fino a gennaio, poi ci si è fermati e tutto è crollato settimana dopo settimana. Adesso si è da capo, con le fondamenta che sembra si siano saldate nuovamente, e con questa costruzione che ha bisogno di essere portata a termine, senza la frenesia di dovere dimostrare qualcosa agli altri, solo perchè si ha il materiale migliore: bisogna arrivare in fondo un passo alla volta, non tralasciando nulla e cercando di curare ogni minimo particolare nel migliore dei modi.Questa è la ricetta per raggiungere l'obiettivo, e se tutto dovesse andare nel migliore dei modi, quella costruzione potrebbe essere addirittura più bella di quella che tutti si aspettavano all'inizio. Sarà stato più difficile costruirla, ci sarà voluto più tempo (e anche più denaro), ma il risultato sarà lo stesso e forse sarà addirittura più soddisfacente vederla in piedi, consapevoli delle fatiche e di quello che si è passato. Siamo a Bologna, le cose facili non ci piacciono e bisogna sempre complicarsi la vita. Poco male, che sia per la strada più semplice o per quella più complicata, l'importante è arrivare in fondo.Pecco di ottimismo e do per scontato che sarà serie A? Probabile, ma io a questa serie A credo davvero, e penso che questa squadra abbia qualcosa in più delle altre che parteciperanno alla post-season. Magari corre meno, magari è in difficoltà fisica, ma ha un bagaglio di esperienza e qualità che gli altri non possono vantare. Ora conta solo arrivare in fondo, sfruttando le armi a propria disposizione. Gli appelli sono finiti, questa costruzione deve vedere il suo completamento.