editoriale

Donadoni è la medicina giusta per questo Bologna

Un Hellas Verona impotente, di fronte ad un Bologna straripante. Mai una volta in apprensione. Una partita controllata dall’inizio alla fine. Ben 9 occasioni da goal sui 12 tiri totali che hanno portato nei primi 15 minuti al 2 a 0 per i...

Lorenzo Romandini

Un Hellas Verona impotente, di fronte ad un Bologna straripante.

Mai una volta in apprensione.

Una partita controllata dall'inizio alla fine.

Ben 9 occasioni da goal sui 12 tiri totali che hanno portato nei primi 15 minuti al 2 a 0 per i rossoblù.

Il Verona è rimasto a guardare; non troppo lontano dalla realtà il coro cantato dal nostro settore "siete al cinema, siete al cinema" a fine partita.

Donadoni ha preparato la partita nel migliore dei modi, ha caricato i ragazzi che hanno imposto il loro gioco alla compagine avversaria giallo-blu.

Un Bologna con personalità, non attendista ma anzi propositivo e voglioso più volte di chiudere la partita.

Può essere davvero Donadoni la medicina tanto agognata e cercata da questa squadra?

Intanto da quando si è seduto sulla panchina rossoblù, il Bologna non ha ancora subito un solo goal anzi ne ha rifilati in totale cinque alle sue avversarie.

Alcuni giocatori sembrano si siano svegliati da un letargo profondo e la squadra sembra rispondere molto bene agli stimoli dell'allenatore.

Donadoni ha vinto due partite non importanti, di più, due partite cruciali, fondamentali per il nostro cammino in Serie A.

Siamo a 12 punti adesso, abbiamo preso una bella boccata d'aria, lasciando dietro quattro squadre.

Abbiamo guadagnato questi punti con delle prestazioni convincenti e non con degli scialbi 1-0 allo scadere del tempo regolamentare di gioco.

Donadoni è l'uomo giusto per questa squadra, umile, non amante della polemica e del mettersi in mostra sotto i riflettori, lineare nelle sue dichiarazioni, con un linguaggio forbito e controllato in ogni situazione.

Magari a qualche presidente, vedi Berlusconi può non piacere molto questa freddezza che si potrebbe tradurre negli spogliatoi in un’incapacità di motivare e arrabbiarsi con la squadra. Questo però è palesemente un falso, Donadoni non parla a vanvera, tanto per far respirare la bocca, pesa le sue parole, in campo e dentro gli spogliatoi, e per riuscire e portare una squadra provinciale in Europa League sicuramente qualche strigliata l’avrà fatta, e non solo una di tanto in tanto.

Una figura che al mondo del calcio può fare solo bene.

Ora davanti a noi abbiamo la sosta per l'impegno delle Nazionali. Donadoni in questo periodo dovrà rinunciare a Giaccherini, Taider, Ferrari, Krafth, al primavera Krivicic e notizia di poche ora fa anche ad Adam Masina che è stato chiamato a far compagnia ad Alex Ferrari in Under21.

Però potrà sperare nel rientro di Oikonomou, dato che la lesione al bicipite femorale potrebbe riacutizzarsi entro fine novembre.

A un mese esatto da oggi, ovvero il 12 dicembre, avremo giocato quattro partite davvero difficili sulla carta.

Si parte il 21 novembre in casa contro la Roma, successivamente saremo a Torino, all'Olimpico contro i granata, il 6 dicembre avremo il Napoli al Dall'Ara nell'anticipo domenicale di mezzogiorno. Infine il mese delle verità si chiuderà con la sfida a Marassi contro il Genoa.

Non so davvero quanti punti riusciremo a racimolare passati questi 31 giorni.

Possiamo solo riporre le nostre speranze nella mani sicure di Donadoni e nella squadra che pian piano sta mostrando di meritarsi questa competizione, crescendo partita dopo partita.

Ora lavoriamo insieme in queste settimane per arrivare pronti all'appuntamento contro la Roma.

Noi tifosi facciamo sentire la nostra vicinanza alla squadra, presenti a Casteldebole ma soprattutto sulle gradinate e gli spalti del Dall'Ara il 21 novembre.

#WeAreOne