editoriale

Crederci non costa nulla

Lo sapevamo, era prevedibile, del resto se la fortuna è una ruota che gira e se nei play-off siamo stati favoriti dalla sorte, ora è arrivato un conto salato da pagare. In effetti la dea bendata sembrerebbe averci temporaneamente voltato le...

Alberto Torreggiani

Lo sapevamo, era prevedibile, del resto se la fortuna è una ruota che gira e se nei play-off siamo stati favoriti dalla sorte, ora è arrivato un conto salato da pagare. In effetti la dea bendata sembrerebbe averci temporaneamente voltato le spalle, trasformando ogni piccola nostra incertezza in un enorme errore dalle conseguenze nefaste. Contro l'Udinese nel primo tempo e per buona parte del secondo, in campo si è visto solo il Bologna, che ha avuto più di un'occasione per ammazzare la partita. Purtroppo però alcuni errori in fase offensiva ci hanno impedito di raddoppiare e gli avversari sono stati bravi a ribaltare il risultato.

Credo che alla fine l'abbia vinta Colantuono il quale, mostrando una buona lettura della gara, ha saputo rivoluziore la propria squadra al momento giusto e da lì sono cominciati i nostri problemi. In ogni caso le occasioni vere per Di Natale e i suoi sono state due, esattamente come i goal subiti da Mirante. Della serie, minima spesa, massima resa e tre punti che ci avrebbero fatto tremendamente comodo, che vanno a rimpolpare la classifica di una diretta concorrente.

Se avessimo vinto ora avremmo sei punti e nessuno farebbe polemica, anzi saremmo tutti belli carichi e contenti. E' vero, quello che conta è che purtroppo alla fine abbiamo perso, ma è doveroso tenere conto che a condannarci contro l'Udinese (come contro il Sassuolo), siano stati singoli episodi e non il sistema di gioco, che invece piano piano pare stia trovando un suo equilibrio.

Purtroppo funziona così nel calcio. Se perdi sei scarso se vinci sei forte. Non ci sono le sfumature, non si tiene conto delle circostanze. Quello che conta è palo/goal, perché se è palo/fuori l'attaccante è scarso, se l'arbitro non vede un fuori gioco, il difensore è lento, mentre se lo fischia, è veloce. Insomma la logica del risultato vince su tutto ed offusca le menti di chi vorrebbe una via più facile per ottenere risultati immediati. Purtroppo non c'è una medicina ai mali del Bologna e non possiamo far altro che attendere che il tempo ci dia una visione più precisa del valore di questa rosa.

Personalmente sono convinto che i margini di miglioramento siano enormi, ma sarebbe fondamentale cominciare da subito a fare punti, anche per acquisire quell'autostima, che soprattutto nelle fasi finali delle partite, potrebbe armarci di più coraggio e concentrazione. Domenica scorsa abbiamo perso perché non siamo stati capaci di ammazzare la partita e questo è il problema più grande, che va affrontato in allenamento, durante la settimana. Non ci sono alternative al lavoro quotidiano, poi ovvio che se continueremo a perdere, a farne le spese sarà Delio Rossi, come è normale che sia. In ogni caso a cominciare da questa sera, dovremo fare di tutto per evitare di arrivare all'esonero dell'allenatore, perché riuscirci vorrebbe dire migliorarsi e soprattutto cominciare ad ingranare punti.

I pronostici ci danno per spacciati e ci dicono che questa sera allo Juventus Stadium probabilmente assisteremo alla solita abbuffata da parte del top club affamato di punti e spinto alla vittoria scaccia-crisi da tutto l'ambiente (televisivo, arbitrale e chi più ne ha, più ne metta). A detta di molti rappresentiamo la perfetta vittima sacrificale, la classica preda facile, pronta per essere gettata in pasto ai leoni. Da parte nostra dovremmo solamente stare calmi e concentrati, anche perché non ha senso sentirsi preventivamente sconfitti, nel calcio si parte da zero a zero e tutto è possibile. Vincere poi sarebbe il classico miracolo che ti ribalta una stagione, ma meglio non pensarci e partire per Torino con aspettative limitate: non avendo niente da perdere e con la mente sgombra, sarà forse un po' meno complicato fare uno sgambetto ad Allegri e compagnia bella.

Crederci non costa nulla. Certo dovremo scendere in campo con tutta la convinzione di poter fare bene, senza paura, per fare la nostra partita. Dovremo inoltre essere bravi a contenerli ed a ripartire con pochi passaggi. Insomma ci vorrebbe la concomitanza di una gara perfetta da parte nostra ed una sottotono da parte loro. Impossibile? Allora speriamo nel miracolo, perché con lo “sghetto”, in casa dei Campioni potremmo addirittura superarli in classifica e direi che sarebbe alquanto divertente.

Non succede, ma se succede...

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