editoriale

Bologna, ti serve un nuovo obiettivo: l’ottavo posto

Mimmo Maietta ha archiviato la salvezza e aperto a un nuovo obiettivo. L'ottavo posto è alla portata

Giacomo Bianchi

"Non nascondiamoci, siamo già salvi e l'obiettivo che personalmente mi sono prefissato, è quello dell'ottavo posto.". Le parole di Mimmo Maietta nel post partita di domenica, hanno emozionato e caricato ogni i tifosi. Dopo settimane nelle quali si aveva paura a dire che la salvezza è ormai cosa fatta, ci ha pensato il guerriero rossoblù a dire le cose come stanno, dando un chiaro segnale alla piazza, ai compagni e alla gente che segue la squadra.

Nessuno, credo, si sarebbe aspettato parole di questo tipo da un rappresentate della rosa rossoblù, e sono anche convinto che nessun altro, se non il difensore calabrese, avrebbe potuto dire queste parole in conferenza stampa. Spesso le dichiarazioni post-partita rischiano di essere dei libri aperti, e non serve troppa inventiva per sapere quale sarà la replica dell'interlocutore di fronte alla domanda dei giornalisti. E invece, Maietta ha detto quello che pensa, senza peli sulla lingua e senza troppi freni, perchè fin troppe volte ci siamo sentiti dire "prima pensiamo a raggiungere i 40 punti e dopo vedremo", e troppe volte abbiamo pensato che -per quanto sia giusto fare discorsi di questo genere- non sarebbe stato male sentire parole un po' meno retoriche è un po' più realistiche. E Maietta, con una sola dichiarazione, ha messo a tacere mesi di silenzi e parole non dette ed esaudito i nostri desideri. Di Maietta giocatore si è già detto tutto: di lui questa squadra non può più fare a meno, e se è stato nominato miglior giocatore del mese di febbraio, un motivo ci sarà veramente. Anche domenica ha giocato una gara perfetta, sempre attento, sempre preciso, sempre puntuale con almeno un paio di chiusure che negli highlights non sono scomparse ma sono valse quasi come un goal. In almeno due azioni, ha anticipato imperiosamente Lasagna e Mancosu lanciati a rete: sono situazioni nelle quali, se il difensore non calcola il tempo dell'anticipo alla perfezione e sbaglia l'intervento, rischia di lasciare l'attaccante in campo aperto solo contro il portiere. Ma Maietta queste cose non le sbaglia, e anche domenica è stato uno dei migliori in campo.

E allora, si ragioni su quello che dice il difensore rossoblù, che tra le altre cose ha anche aggiunto: "Il calcio è fatto di stimoli. Non esiste che si scenda in campo senza un obiettivo". Un discorso che, tra le righe, ha fatto anche Donadoni: "La squadra deve provare a migliorarsi, e io devo metterla nelle condizioni di farlo". Arrivare ottavi sarebbe un successo, sarebbe un grande traguardo, grandissimo per i rossoblù neopromossi. E non stiamo parlando di qualcosa di puramente utopistico: la Lazio è una squadra indecifrabile, capace di fare partite strepitose ma anche gare decisamente negative, ed è proprio per questo che i rossoblù devono provarci, anche solo per una questione puramente economica e legata ai diritti televisivi. Nel mirino si potrebbe mettere anche il Sassuolo, che però sembra avere ritrovato lo smalto che aveva perso. C'è da dire che mancano ancora 10 partite alla fine del campionato, 10 gare nelle quali oggettivamente può succedere di tutto, sia davanti che dietro, e nelle quali non mi sorprenderei ci fossero anche risultati inaspettati. L'ottavo posto è solo un sogno? No, l'ottavo posto può diventare veramente realtà. Se tutti i giocatori rossoblù seguiranno le parole del loro condottiero, la strada potrebbe essere più facile di quello che sembra. C'è una città che sogna, c'è un mister ambizioso, e c'è un portavoce dello spogliatoio che si è espresso chiaramente. Perchè non provarci e pensare che possa diventare realtà?